Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 12 Giugno 2019
Sondrio, sessanta chiamate al giorno
Il telefono dei pusher è bollente
L’inchiesta sullo spaccio. Per la prima volta anche la pericolosa eroina gialla
Gli indagati erano in grado di soddisfare ogni richiesta dei consumatori.
L’eroina gialla, quella pura, che ha provocato diverse vittime per overdose in parecchie città italiane, ha fatto la sua comparsa anche a Sondrio. A proporla ai sempre più numerosi consumatori locali, nei mesi scorsi, l’organizzazione di nigeriani finiti in manette nell’ambito dell’operazione Pearls condotta dai carabinieri.
Un’apparizione fugace, però, come avrebbero spiegato gli stessi indagati agli inquirenti: le notizie corrono veloci anche tra i tossici e dopo i primi decessi la richiesta di questo tipo di stupefacente è inevitabilmente calata, così nel capoluogo è tornata a circolare la normale eroina tagliata a cui i consumatori locali erano abituati.
È soltanto uno dei dettagli che sta emergendo sul vasto giro di spaccio sul quale sono intervenuti i militari su segnalazione di diversi cittadini, allarmati dalla presenza degli spacciatori vicino ai parchi e agli asili. L’altro è l’incredibile numero di richieste che venivano fatte agli spacciatori, indice di una domanda di droga in costante crescita.
L’organizzazione, a quanto è stato accertato, disponeva di due telefoni dedicati. E risulta che fossero bersagliati anche da sessanta telefonate al giorno. In base ai racconti fatti dagli stessi indagati agli inquirenti, non è che a una telefonata corrispondesse l’acquisto di una dose sola. Spesso le palline acquistate erano anche tre o quattro, di eroina o cocaina a seconda dei casi, da 20 o 30 euro a seconda della misura. Ieri e l’altroieri gli indagati sono stati sentiti dal gip Pietro Della Pona negli interrogatori che seguono gli arresti.
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