Cronaca / Sondrio e cintura
Sabato 22 Agosto 2015
Sondrio “riscopre” San Bartolomeo
Terminati i lavori di recupero della chiesetta ai piedi del Rolla. Domani il risultato sarà presentato a tutti i sondriesi: un momento di festa con il vescovo Coletti ospite d’onore
Per farla entrare nei “luoghi del cuore” avevano votato più di duemila sondriesi, ora tutti potranno riscoprirla dopo un restauro che ha eliminato i segni del tempo. La chiesetta di San Bartolomeo domani sera riaprirà alla città con un momento di festa organizzato dalla parrocchia di Mossini e Sant’Anna: ospite d’onore sarà il vescovo, monsignor Diego Coletti che presiederà la messa celebrata nel piccolo edificio sacro alle pendici del Rolla. E per gli appassionati di cultura ci sarà anche un incontro con i restauratori e gli esperti del Fai.
Ll’appuntamento è alle 17 a San Bartolomeo, sul costone roccioso che domina Sondrio. Dopo il saluto del parroco don Renato Corona e delle autorità cittadine, alle 17,45 sarà celebrata la messa presieduta dal vescoco, mentre alle 18,30 prenderanno la parola i restauratori. Un’occasione per riscoprire un patrimonio storico della città, e per godersi un panorama speciale sulla Valle.
A segnare l’avvio del recupero di San Bartolomeo, cinque anni fa, è stata proprio l’iniziativa del Fondo per l’ambiente italiano, che tramite il sondaggio sui “luoghi del cuore” periodicamente chiede ai cittadini di indicare un sito o un bene culturale da salvare nel territorio in cui vivono.
Per San Bartolomeo nel 2010 erano arrivate 2.252 segnalazioni, e la chiesetta era risultata fra i cinquanta luoghi più votati a livello nazionale. D’altra parte la chiesetta - costruita nel 1413, secondo le cronache dell’epoca a spese della comunità della frazione Maioni, e sistemata una prima volta nel 1684 - è molto familiare ai sondriesi, almeno nella vista esterna: San Bartolomeo, si sa, è parte integrante del paesaggio intorno alla città, un punto di riferimento nel panorama del capoluogo, insieme a Castel Masegra e all’ex convento di San Lorenzo. Come segnalato dalla delegazione di Sondrio del Fai, l’edificio aveva bisogno di restauri e tanti sondriesi hanno risposto all’appello per inserirlo fra i luoghi più amati. E di lì è partito il percorso di cui domani si celebrerà il traguardo: «Questo passaggio – hanno infatti ricordato dalla parrocchia di Mossini e Sant’Anna - ha portato alla realizzazione di un’idea progettuale, ad opera dell’architetto Giuseppe Galimberti, che ha potuto riportare alla luce la bellezza originaria dell’interno della chiesina, caratterizzata da una francescana semplicità. Sono state riaperte le finestre e la porta laterale, rifatti gli intonaci, restaurato l’altare barocco e l’affresco, rifatto il pavimento e realizzato l’impianto elettrico e di riscaldamento».
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