Cronaca / Sondrio e cintura
Domenica 30 Settembre 2018
Sondrio, radon a scuola: «Proseguono i controlli ma non c’è allarme»
La situazione è monitorata e finora i leggeri sforamenti riguardano soltanto l’edificio di via Battisti.
Per definire i lavori in dettaglio si attende il completamento del monitoraggio, ma il percorso per gli interventi per eliminare il radon nelle scuole è fissato: il Comune sistemerà i locali in cui le concentrazioni del gas superano la soglia fissata dalla più recente direttiva europea, non ancora recepita nelle norme italiane.
La situazione comunque non è preoccupante, visto che gli “sforamenti” riguardano soltanto la scuola di via Cesare Battisti, in particolare la palestra - con un’anomalia «leggera» - e due locali usati come depositi, nei quali le persone entrano molto di rado.
L’ha spiegato giovedì sera in consiglio comunale l’assessore ai Lavori pubblici Andrea Massera, rispondendo all’interrogazione presentata dai gruppi di minoranza del centrosinistra. I consiglieri dei gruppi Pd, Sondrio democratica, Giugni sindaco e Sondrio 2020 avevano chiesto informazioni dettagliate sulla situazione della scuola primaria Quadrio e sugli interventi che il Comune intende mettere in atto, dopo la chiusura precauzionale della palestra decisa per le concentrazioni di radon superiori alle soglie. Massera ha ricordato che i dati emersi dal primo semestre di monitoraggio sono parziali, visto che il protocollo dell’Arpa prevede due campagne di controlli, la seconda delle quali si concluderà a fine novembre.
«Il tema merita la massima attenzione - ha rimarcato l’assessore in aula - e la stiamo dedicando, seguendo la campagna condotta dal centro di radioprotezione dell’Arpa di Bergamo. Attualmente la soglia limite per il radon è fissata a 500 becquerel per metro cubo, una direttiva europea la abbassa a 300 becquerel e il Comune si atterrà a questo nuovo livello. Una volta pronti i dati completi, la nostra intenzione è intervenire sui locali che presentano una concentrazione di radon superiore a questa soglia, con soluzioni per il ricambio dell’aria o per l’estrazione del gas tramite ventilazione». L’ufficio tecnico sta già studiando le possibili contromisure, ha sottolineato ancora Massera, e gli eventuali progetti saranno messi a punto con la collaborazione degli esperti dell’Arpa.
«Alla scuola dell’infanzia di via Gianoli tutti i locali sono ampiamente sotto la soglia - ha spiegato l’assessore, che ha distribuito una tabella con i dati di Arpa -, con valori al di sotto dei 100 becquerel per metro cubo, escluso un magazzino. Nella scuola di Triangia tutti i locali utilizzati dal personale e dai bambini presentano concentrazioni al di sotto dei 100 becquerel per metro cubo». L’unico dato anomalo, come spiegato dal Comune nei giorni scorsi, si è registrato nella primaria di via Battisti: «Nella palestra è stato rilevato un livello di 644 becquerel – ha evidenziato Massera -, mentre nella mensa la concentrazione di radon è inferiore alla nuova soglia. In due locali usati come deposito risultano livelli di 1564 e 609 becquerel per metro cubo, ma si tratta di spazi non presidiati e sempre chiusi con porte Rei». Sul tema quindi c’è attenzione, ma senza allarmi, anche perché «il pericolo creato dal radon non dipende solo dal superamento delle soglie, ma anche dal tempo di esposizione», ha ricordato Massera. Per il futuro, ha concluso l’assessore, il Comune ha intenzione di «attivarsi insieme al mondo della scuola per valutare l’estensione del monitoraggio», ipotesi accolta con favore dai consiglieri del centrosinistra.
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