Sondrio: prosegue la distribuzione dei contenitori per la nuova raccolta differenziata

La nuova era per la raccolta dei rifiuti prenderà il via il 3 marzo. A regime il progetto prevede di raggiungere il 78% di raccolta differenziata rispetto all’attuale 53%, con una diminuzione del rifiuto da sacco nero del 50%

Sondrio

C’è chi li ha già ricevuti da un paio di settimane almeno, chi da qualche giorno e chi ancora attende di averli, incuriosito dalle novità e dal “sentito dire”. Sono i contenitori con tanto di istruzioni e dettagli, date e modalità di conferimento, della nuova raccolta differenziata in città che gli addetti incaricati dalla Secam, la società interamente pubblica che gestisce i rifiuti e che ha predisposto il progetto, stanno distribuendo in vista della “rivoluzione” del 3 marzo, un lunedì, quando prenderà il via la nuova era del pattume.

Il kit già arrivato alle famiglie comprende per tutti un bidoncino “sottolavello” domestico da 7 litri insieme alla fornitura annuale di 100 sacchetti biodegradabili per la raccolta della frazione organica e un bidoncino da 40 litri per la raccolta della frazione residua. Coloro che vivono in case indipendenti e nei condomini più piccoli, sotto le sei unità cioè, i primi ad essere stati raggiunti, hanno già ricevuto anche un contenitore da 25 litri da utilizzare per esporre l’organico e uno da 40 litri per la carta e il cartone.

Per le famiglie che vivono nei condomini più grandi invece, sono previsti contenitori condominiali da 120 litri per l’umido, dove devono essere conferiti i sacchetti dei singoli nuclei familiari, e uno da 240 litri per la carta e il cartone, materiale per il quale non è previsto più alcun sacchetto che invece rimane per la plastica. Invariata anche la raccolta del vetro nelle campane stradali. Per alcuni condomini si pone il problema di dove collocare i cassonetti grandi poiché non tutti dispongono degli spazi necessari. Per questo nelle scorse settimane si sono susseguiti gli incontri tra Secam, Comune e amministratori condominiali.

La rivoluzione del 3 marzo partirà proprio con la raccolta della frazione umida che avverrà due giorni a settimana: il lunedì, appunto, e il venerdì. I contenitori devono essere collocati sulla strada e una volta svuotati dagli operatori Secam, devono essere ritirati dall’utente o da chi si occupa dell’esposizione per i condomini. Resta il fatto che l’organico può sempre essere utilizzato per fare il compostaggio domestico nel proprio orto o giardino. Per il residuo secco, che dovrebbe essere prodotto in piccole quantità visto che il resto viene riciclato, è previsto un solo passaggio a settimana: il martedì. Carta e cartone saranno ritirati il mercoledì, mentre plastica e lattine, nel sacco giallo, dovranno essere conferite il giovedì. L’esposizione dei contenitori e dei sacchi deve avvenire entro le 6 del mattino del giorno del ritiro.

Insieme al calendario della raccolta e ai bidoncini, Secam sta distribuendo anche i volantini con le istruzioni precise su ciò che può essere conferito per ciascuna tipologia e anche un opuscolo sul compostaggio per chi volesse farlo a casa avendo orto o giardino. La novità più grande riguarda comunque la raccolta della frazione umida che in città non è mai stata fatta se non con sporadiche sperimentazioni, comunque sempre parziali e che consentirà di recuperare materiali riciclabili nelle percentuali previste dalla legge e darà modo di introdurre successivamente la cosiddetta “tariffa puntuale”, che sostituirà il regime della Tari oggi in vigore, premiando chi produrrà meno rifiuti non riciclabili.

Nel cosiddetto “umido” dovranno finire i rifiuti alimentari, la frutta marcia, gli avanzi di frutta e verdura, i gusci delle uova e della frutta secca, così come i fondi e i filtri di caffè e tè. Insieme alla distribuzione dei kit, che non è ancora stata completata, Comune e Secam procederanno anche con una campagna di divulgazione che comprende serate pubbliche e momenti educativi nelle scuole del capoluogo. A regime il progetto prevede di raggiungere il 78% di raccolta differenziata rispetto all’attuale 53%, con una diminuzione del rifiuto da sacco nero del 50%, per scendere sotto i 100 kg di rifiuti pro capite annui (adesso sono 226) e arrivare a 2.100 tonnellate complessive contro le 4.300 attuali.

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