Sondrio: primo giorno di superiori per oltre 3mila studenti. «Manca personale Ata»

Ripamonti, Cisl Scuola Sondrio: «La scuola valtellinese è talmente resiliente che ogni anno riesce a partire nonostante le mille difficoltà»

Ripartenza in massa questa mattina per oltre 3000 studenti e studentesse - 3129 ad essere precisi - delle scuole superiori di Sondrio, dove, a detta dei dirigenti, la situazione sul fronte del personale docente presente in cattedra non è male. Pare addirittura migliore delle precedenti annate.

Tant’è: dalla prossima settimana si andrà a regime con l’orario - cinque ore ogni giorno -, mentre in queste prime giornate l’uscita resta a mezzogiorno con quattro ore di lezione, ma con l’ipotesi di iniziare con i rientri pomeridiani tra una decina di giorni negli istituti tecnici e professionali.

Meno roseo il quadro sul personale Ata, lavoratori amministrativi, tecnici e ausiliari che mancano ancora all’appello, con i Dsga - i “capi” delle segreterie - che si riconfermano merce rara. Non a caso su 31 istituzioni scolastiche, circa la metà ne sono prive. Tra queste ci sono il De Simoni-Quadrio e il convitto Piazzi.

Didatticamente parlando è stato un rientro tra conferme e novità. All’istituto tecnico Mattei, frequentato da 800 giovani, si sta già lavorando, facendo tesoro delle esperienze fatte in questo settore lo scorso anno, «per mettere a sistema sull’indirizzo informatico - conferma il preside Massimo Celesti - lo studio e l’applicazione dell’intelligenza artificiale», in scia con le sperimentazioni che il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha attivato in 15 scuole sul territorio nazionale.

Al polo liceale “Città di Sondrio”, unica scuola in provincia accreditata da tempo dal Mim e riconfermata, prosegue il percorso di potenziamento-orientamento di “Biologia con curvatura biomedica” per i giovani del triennio «che ha raccolto 34 iscrizioni» conferma con soddisfazione Giovanna Bruno. Laboratori rinnovati, invece, per i 650 studenti del De Simoni-Quadrio: «Sono tre di carattere informatico e informatico-tecnico, rimessi a nuovo grazie a 164mila euro di fondi Pnrr - spiega il preside Gianmaria Toffi -, dedicati in particolare agli indirizzi Cat (Costruzioni, ambiente e territorio, ex geometri) e Grafica e comunicazione». Inoltre si sta mettendo a punto una serie di progetti finalizzati «all’inclusione e al contrasto della dispersione scolastica - sempre fondi Pnrr -: possiamo contare su 80mila euro per il De Simoni-Quadrio, 40mila per il convitto Piazzi (circa 550 iscritti) per il tecnico agrario e il professionale Besta-Fossati», realtà di cui Toffi è stato nominato preside reggente.

«Direi che la mattinata è cominciata bene - conferma Bruno dal polo liceale con i suoi 1.129 iscritti -, un inizio disteso: per fortuna ci sono gli studenti, che danno la carica e ci fanno capire perché si ama questa professione», nonostante le criticità. Se per quanto riguarda le nomine al polo liceale «la situazione sui docenti è buona, con pochi posti scoperti - come peraltro nelle altre scuole superiori cittadine -, per il personale Ata mancano ancora diverse figure in segreteria e bidelli» assicura Bruno. Al Mattei sono attesi domani tre arrivi in segreteria. «Purtroppo siamo senza Dsga sia al De Simoni-Quadrio che al convitto Piazzi. Questo è un problema in parte sugli aspetti di gestione del personale e in parte sui pagamenti, con un rallentamento dei flussi degli ordini da evadere».

L’augurio della segretaria generale della Cisl Scuola Sondrio

«Tutti gli anni la solita storia, forse anche peggio stavolta. Ma la scuola valtellinese è talmente resiliente, che ogni anno si riesce ad iniziare: tra mille difficoltà ce la fa sempre». Si complimenta con il personale, dai vertici a chi opera nei corridoi, passando per i docenti e per le segreterie Elisa Ripamonti, che pone l’accento sul grande sforzo e impegno, che si è fatto per far sì che, all’inizio delle lezioni, i tasselli del puzzle - più o meno -fossero al loro posto e assicurare una ripresa il più regolare possibile.

«L’augurio a tutti gli studenti e studentesse - prosegue la segretaria generale della Cisl Scuola Sondrio - e a tutto il personale è quello di un anno ricco di vita autentica e di crescita personale». E incalza: «La scuola è più forte dei problemi che la attraversano. Questo è un pensiero vivo nella Cisl Scuola Sondrio e un augurio per tutto il nostro territorio» le parole di Ripamonti nel giorno in cui, 12 settembre, l’anno scolastico è iniziato per tutti gli oltre 22mila studenti valtellinesi e valchiavennaschi. Di defezioni in cattedra ce ne sono.

Di docenti ne mancano - al momento indicare numeri precisi secondo il sindacato non è possibile oltre che fuorviante, nda -, non solo di materia, ma anche sul sostegno, al fianco di studenti con disabilità. Che i problemi, in particolare quest’anno, fossero importanti le organizzazioni sindacali lo avevano già evidenziato nei mesi e nelle settimane scorsi, rimarcando il pesante ritardo nelle nomine del personale docente e Ata, precisando che la colpa non è da imputare all’Ufficio scolastico territoriale di Sondrio, bensì al sistema di reclutamento del ministero «che fa acqua da tutte le parti».

Lo ribadisce Ripamonti che, ritornando all’impegno da lei sopra evidenziato del personale, assicura che solo quattro giorni fa c’erano scuole che «non avevano il personale sufficiente - non solo docente, anche collaboratori scolastici alias bidelli – per garantire la riapertura». Una situazione paradossale, che si è creata «avendo il ministero accantonato i posti dei vincitori di concorso (immissioni in ruolo) in diverse discipline, che in provincia sono circa un centinaio circa, metà dei quali nella scuola primaria, le cui graduatorie dovrebbero, condizionale d’obbligo, essere pubblicate entro metà dicembre». Un centinaio di posti “congelati” insomma, che non si potevano assegnare. Ma che servivano per ripartire.

Ora solo dopo il via libera dell’Ust (ad inizio settimana il primo quello sondriese in regione a procedere per poter uscire dall’impasse), si stanno coprendo con nomine sulle graduatorie di istituto da parte dei presidi, che in queste ore stanno chiamando supplenti. Ma quanto e sino a quando rimarranno in cattedra? Bella domanda. Qualora le graduatorie venissero pubblicate entro dicembre si procederà con le immissioni in ruolo di chi ha vinto il concorso, e chi nel frattempo ha lavorato per coprire quelle cattedre dovrà lasciarle. Ma di certezze al momento non ce ne sono.

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