Sondrio, passi avanti nella riqualificazione dell’ex area Enel

Riqualificazione area ex Enel, passi avanti nei lavori per la realizzazione del progetto PinQua. Ormai in via di conclusione le opere per il sottopasso ciclopedonale tra le vie Donegani e Teglio - tunnel dalla larghezza di 2,5 metri e lungo 46,30 metri - e la sistemazione degli spazi pubblici sempre in via Donegani, compie passi avanti anche il cantiere per la parziale realizzazione dell’housing sociale e del centro polifunzionale per la disabilità nell’area ex Enel, quartiere est della città, quello che da via Nani si sviluppa verso la zona artigianale.

Una sistemazione che d’altra parte ha tempi contingentati e relativamente brevi poiché il piano è finanziato con i fondi del Pnrr e i lavori dovranno essere conclusi entro la primavera 2026. Nell’area sono già visibili le prime fondazioni e per consentire la libera movimentazione dei veicoli a servizio del cantiere da domani (lunedì 23 settembre) e fino al termine dei lavori di edificazione degli edifici, il comandi di Polizia locale ha istituito il divieto di sosta con rimozione forzata in via Bormio, in fregio all’area di accesso al cantiere.

Ad occuparsi delle opere è la Gi.Ma.Co. costruzioni di Delebio che si è aggiudicata l’appalto con un ribasso del 2,25% sull’importo a base d’asta per un totale di 5.788.994,98 euro. L’intervento di rigenerazione dell’area ex Enel abbandonata da tempo, pianificato dall’amministrazione comunale attraverso i 15 milioni del bando di Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, prevede il recupero della superficie intanto con la realizzazione delle tre palazzine “pubbliche” di tre piani ciascuna: una destinata all’housing sociale - 39 alloggi tra bilocali, trilocali e un monolocale per piano da concedere in affitto secondo un livello intermedio tra Aler ed edilizia privata -, una per il centro polifunzionale per la disabilità compreso il centro autismo attualmente ospitato a Mossini, una palestra e due appartamenti per il “dopo di noi” e l’altra, su via Bormio, per l’housing temporaneo con sedici posti letto e un servizio di guardiania.

Nello spazio a sud, dovrebbe poi intervenire il privato costruendo altri edifici residenziali. Intanto però a partire sarà la parte pubblica. Insieme alla parziale realizzazione di housing sociale e del Centro polifunzionale per la disabilità e del sottopasso ciclopedonale, sempre nel quartiere è prevista già da tempo anche la realizzazione dell’area manifestazioni la cui concretizzazione si fa più pressante visto che i lavori in corso in viale dello Stadio rendono inaccessibile quella superficie a circhi e giostre. «Il progetto nella sua globalità è complesso e molto innovativo – ha sempre sostenuto l’assessore all’Urbanistica Carlo Mazza - e consentirà di riqualificare un’area fortemente degradata, ubicata in una zona che in anni recenti ha conosciuto un’espansione abitativa, per dotarla di servizi, di un ampio parcheggio, di un’area per le manifestazioni e di tanto verde».

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