Sondrio, il Palio è ripartito
per ricordare “Vito”

Non è ripartito da piazza Garibaldi, dove si era interrotto dopo la tragica morte a soli 44 anni di Vittorio De Marzi, ma dalla palestra Torelli di via don Lucchinetti. Il meteo inclemente di mercoledì sera ha costretto gli organizzatori della Pro loco di Sondrio a trasferire il Palio delle contrade al coperto. E prima dell’inizio delle sfide non è mancato un momento commemorativo per Vittorio. I«Dopo il tragico evento di domenica 1 settembre, in segno di rispetto verso la famiglia colpita dal lutto, abbiamo deciso di sospendere la manifestazione - ha affermato Saverio Froio, presidente della Pro loco -. Ma è altrettanto importante riprenderla per chiudere insieme un cerchio che abbiamo lasciato aperto. Avremmo voluto ritrovarci in piazza, ripartendo dal luogo dove tutto si è fermato, ma siamo comunque qui riuniti per portare avanti lo spirito comunità che ci ha sempre contraddistinto questa manifestazione».

Anche dalla famiglia di De Marzi è giunto un messaggio a tutti i contradaioli, con un invito a partecipare domani sera al “Circus music festival”, evento cui Vittorio aveva dedicato tanto impegno e del quale sarebbe stato organizzatore. La Pro loco ha poi voluto rivolgere un ringraziamento all’Amministrazione comunale per il sostegno immediatamente espresso dopo il tragico evento. Gratitudine è stata espressa a don Remo Bracelli, presente in piazza la sera della morte di Vittorio. «La sua vicinanza è stata molto importante», ha affermato Froio, prima di cedere la parola al sacerdote che ha voluto offrire ai presenti una chiave di lettura per comprendere il senso della ripartenza del Palio. «Ci sono due modi per leggere questa ripresa - ha affermato don Bracelli -. Il primo è quello più umano, per riconoscere che certe cose, anche se non vogliamo che succedano, fanno parte della vita. E non si può stare fermi per sempre, bisogna andare avanti perché la nostra vita continua: ripartiamo non solo per noi, ma anche per Vittorio, che amava fare festa, si era iscritto al Palio e si metteva in gioco in ciò che faceva. Poi leggiamo il nostro essere qui come un dono, perché ci è stato ricordato che non è scontato». Il sacerdote ha offerto anche una lettura alla luce della fede per la ripartenza del Palio. «Che non è l’andare avanti lasciando indietro Vittorio che si è fermato - ha detto -, ma è il correre dietro a Vittorio, perché nella fede la sua vita è arrivata, si è compiuta. Lui è arrivato e adesso sta a noi spendere la nostra vita perché il nostro cammino continua. E se vogliamo arrivare dove è Vittorio è necessario che ci mettiamo in gioco come comunità e nello stare assieme. Allora, viviamo bene questo palio per noi e per Vittorio».

Anche la prima partita di calcio è stata preceduta da un minuto di silenzio, concluso da applausi per Vittorio. Poi Ponchiera si è imposta per 3 reti a 2 su Milano. E la sfida si è fatto subito accesa, perché i contradaioli in maglia rossa si sono lamentati per un il gol non convalidato sul triplice fischio finale dell’arbitro e che avrebbe riaperto le sorti della partita. Ponchiera, in testa alla classifica prima dell’interruzione del Palio grazie agli ottimi punteggi nei giochi, si contenderà probabilmente la conquista del Palio con Piastra, vincitrice della passata edizione, che l’altra sera si è imposta 21 a 18 su Trento a basket.

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