Sondrio: opere pubbliche in città, chi entra e chi esce

Opere momentaneamente eliminate in attesa dei finanziamenti necessari per realizzarle, come la sistemazione di piazza San Rocco o degli spazi esterni del Teatro sociale lungo via Alessi e il sottopasso di via Carducci; altre spostate avanti di un anno come l’area camper di via Vanoni, ma la certezza che i primi giorni del 2025 vedranno l’avvio del cantiere per la sistemazione dell’incrocio al Raia con la nuova rotonda e il cambiamento nella viabilità d’ingresso in città.

Tanti gli spunti provenienti dalla quarta variazione al programma triennale delle opere pubbliche di cui si è parlato nella commissione consiliare competente durante la quale l’assessore alla Mobilità e ambiente Carlo Mazza, su richiesta degli esponenti di minoranza, ha illustrato il progetto della rotatoria prevista all’intersezione tra le vie San Giovanni Bosco, IV Novembre, Zara e la Panoramica dei castelli per un costo di 282mila euro, coperto dall’avanzo di amministrazione.

La rotatoria avrà un diametro di 21 metri e si troverà a una quota rialzata rispetto alle vie Don Bosco e IV Novembre. La visibilità sarà favorita dall’utilizzo di asfalto colorato. La stessa soluzione sarà adottata per la via Zara dove sede stradale e marciapiedi avranno la stessa quota e sarà l’asfalto a distinguere lo spazio destinato al transito dei veicoli. Le biciclette potranno circolare in promiscuo con i veicoli in direzione est, mentre avranno una corsia ciclabile dedicata per il senso opposto. Mentre le automobili potranno percorrere la strada solo in direzione est.

La variazione del triennale prevede l’eliminazione di alcune opere e del relativo finanziamento che era stato precedentemente indicato. Si tratta, in particolare, della nuova area camper in Via Vanoni, del completamento del restauro e del riutilizzo del Castello Masegra, del parcheggio pubblico a Mossini, del rifacimento del ponte sul Mallero in località Gombaro e della realizzazione della nuova palazzina degli spogliatoi al Tennis Club, ma soltanto perché i lavori vengono riproposti sull’annualità 2025.

Vengono invece eliminate senza essere riprogrammate, almeno per il momento, alcune opere importanti e attese come il sottopasso ciclopedonale sulla via Carducci, piuttosto che il restauro dell’ex Astoria di piazza Garibaldi con la relativa sistemazione dell’area esterna al Teatro sociale sulla via Alessi e la sistemazione di piazza San Rocco che faceva parte del progetto vincitore del concorso di idee organizzato insieme all’Ordine degli architetti che era stato oggetto anche di una mostra.

Una scelta precisa quella della cancellazione di queste opere da parte di palazzo Pretorio come è stato detto durante la commissione, che nasce sostanzialmente dalla volontà di lasciare iscritte nel programma sole quelle che dispongono già di finanziamento, pur essendo pronti a rimetterle nel piano con relativa variazione non appena reperite le risorse.

Una spiegazione che non ha convinto del tutto gli esponenti di minoranza preoccupati per l’uscita di scena, diciamo così, di lavori reputati importanti. «Sono tre opere di cui si para da tempo - dice Francesco Beettinelli di Sondrio democratica -. In particolare il sottopasso di via Carducci era atteso e si pensava potesse essere realizzato di seguito ai lavori eseguiti dal privato in zona. Anche per il rifacimento dell’esterno del Teatro sociale e del recupero dell’ex night ci aspettavamo di vedere le soluzioni ideate. Quanto alla piazza San Rocco, ricordiamo che c’è stato un concorso molto partecipato. Togliere queste opere dal triennale è un attimo, ma sarà più difficile rimetterle. Evidentemente non erano prioritarie. Ma per partecipare ad alcuni bandi di finanziamento è necessario avere i progetti inseriti nel triennale».

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