Sondrio: nuovo container per i senzatetto

Posizionato martedì sera, allacciate le utenze in mattinata dai tecnici del Comune, ha aperto già mercoledì sera, ospitando i primi senzatetto, il nuovo container di via Aldo Moro. Il modulo prefabbricato è stato affiancato a quello già in funzione dal 2021 nel parcheggio lungo la via che costeggia il Mallero, appena sotto il ponte di ferro della ferrovia.

Una decisione quella del raddoppio del container di cui si parlava da tempo visti i numeri sempre più alti di coloro che non hanno una casa in cui dormire e la difficoltà nel reperire letti nelle strutture esistenti e che dunque si è concretizzata adesso.

A gestire gli spazi, quelli di entrambi i moduli, sono i City angels, il gruppo guidato da Angelo Violante attivo in città dal 2023 che già offre assistenza ai clochard, che dall’inizio dell’anno hanno preso il posto della Croce rossa che dalla sua apertura, grazie ad una convenzione con l’amministrazione comunale, si era sempre occupata del servizio di accoglienza notturna dei senzatetto.

La nuova “casetta” può ospitare sei persone con tre posti letto suddivisi in due ambienti distinti. «La sua apertura - dice l’assessore comunale ai Servizi sociali, Maurizio Piasini - ci consente di alleggerire anche il carico dell’altro container dove ormai da tempo erano ospitate 8/9 persone, in una situazione di sovraffollamento. Magari la possibilità di spazi più idonei convincerà anche chi finora ha rifiutato il posto, di dormire in un posto chiuso e soprattutto al caldo».

Attualmente, infatti, nonostante le temperature rigide dell’inverno, ci sono ancora 3/4 persone che dormono all’addiaccio, per lo più dalle parti della stazione. «Lo fanno per una loro scelta - tiene a precisare Piasini ricordando che a tutti è stato offerto un posto -, ma ripeto ampliando gli spazi nelle strutture di via Moro qualcuno potrebbe decidere diversamente». I container del parcheggio non hanno allacciamento alla fogna e alla rete idrica - il bagno è di quelli chimici -, ma il Comune sta studiando alcune possibili soluzioni. Soprattutto soluzioni alternative rispetto alla collocazione attuale dei container visto che, tra un paio di mesi, l’area del posteggio dove sono collocati diventerà un cantiere e dovrà essere liberata.

E’ proprio all’altezza del parcheggio di via Moro che sarà ricollocato il ponte di ferro della ferrovia per diventare una via ciclopedonale di collegamento tra le due sponde del torrente. «Stiamo cercando di individuare un’altra zona in cui spostare i container - conferma l’assessore Piasini -, magari meno a ridosso delle case, ma comunque vicino alla rete della fognatura e dell’acquedotto così da poter offrire un servizio più che dignitoso a chi ha bisogno. Questo almeno fintanto che non sarà pronto il Centro di accoglienza notturna previsto nell’area ex Enel, all’interno del progetto PinQua».

Già denominato CONcasa, lo spazio sarà una sorta di ostello condiviso, capace di aumentare in modo più strutturale il sostegno all’emergenza abitativa, presidio importante per tutelare le persone in maggiore difficoltà. Fino ad allora i container attualmente in via Moro, e che poi saranno spostati, offriranno una risposta ad un’emergenza che negli ultimi anni ha fatto sentire tutto il suo peso anche in città.

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