
Cronaca / Sondrio e cintura
Domenica 30 Settembre 2018
«Sondrio, un nuovo capoluogo», ecco il programma per i prossimi 5 anni
Il sindaco Scaramellini ha presentato le linee di indirizzo della sua amministrazione. Giugni: «Continuità» - Dubbi di Provera sulle risorse.
Costruire «un nuovo modello di sviluppo» per la città valorizzando le risorse del territorio in chiave turistica, rendere Sondrio «città esemplare ed accogliente», sostenere la creazione di nuove imprese e il recupero degli edifici in centro storico, rivedere Pgt e piano del traffico per rispondere ai cambiamenti degli ultimi anni.
Sono alcuni degli elementi su cui lavorerà nei prossimi anni la nuova amministrazione comunale di Sondrio. Ad illustrarli giovedì sera in consiglio comunale il sindaco Marco Scaramellini presentando le linee programmatiche del mandato, sottoposte al voto dell’aula insieme al Documento unico di programmazione.
Linee che contengono «in maniera prevalente» il progetto «sul quale abbiamo chiesto e ottenuto la fiducia dei sondriesi» nelle elezioni di giugno, ha spiegato Scaramellini nella sua relazione: non mancano quindi gli elementi chiave evidenziati in campagna elettorale, dall’impegno sul turismo alle iniziative a sostegno del commercio di vicinato con sgravi e agevolazioni per i piccoli negozi, dall’attenzione sulle imposte comunali per le imprese ai progetti per la “smart city”, dalle iniziative per le frazioni alla cura particolare per le manutenzioni di strade e spazi pubblici.
Scaramellini ha citato anche le principali opere pubbliche che l’amministrazione vuole realizzare, vedi un autosilo in posizione centrale per ridurre il numero di posteggi a bordo strada, un palaghiaccio comprensoriale, una piscina all’aperto, la passerella ciclopedonale sulle Cassandre, gli interventi - in collaborazione con i proprietari - per il recupero dell’ex Fossati, del Moncucco, dell’ex convento di San Lorenzo.
Particolare attenzione, ha spiegato il primo cittadino, sarà poi dedicata alla mobilità sostenibile, nel quadro di una revisione del piano del traffico, che sarà ripreso in mano come il Piano di governo del territorio. Senza dimenticare l’impegno per far vivere e valorizzare il Teatro Sociale e Castel Masegra.
Tanti elementi sul tavolo del consiglio comunale, che sul tema ha dato vita ad un dibattito concluso a tarda notte. «Da cittadino vedo una forte tendenza alla continuità con i propositi dell’amministrazione precedente - ha affermato Nicola Giugni dai banchi della minoranza -, anche in alcuni “fili rossi” del programma come l’attenzione ai temi della mobilità sostenibile e dell’efficienza energetica, o la volontà di valorizzare patrimoni come Castel Masegra e il Teatro Sociale, e non c’è nulla di male in queste tracce di continuità. Trovo tuttavia che il tema dei cambiamenti delle banche locali vada approfondito ragionando anche sui riflessi occupazionali, mentre la questione della Multiutility del Nord mi sembra affrontata in modo un po’ sbrigativo, perché si tratta di una realtà che avrà grandi contenuti e capacità di investimento sui territori, non si parla soltanto di erogazione di servizi. E vedo con stupore che nel programma non c’è un capitolo specifico sull’immigrazione, che affronti temi come l’integrazione e la mediazione culturale».
Dal canto suo Fiorello Provera - l’altro candidato sindaco ora consigliere - ha indirizzato a Scaramellini «mille auguri», perché «ne avrà bisogno, vista questa lunga lista di obiettivi», ha detto. «Da queste linee programmatiche ho capito che ha intenzione di fare due mandati - ha detto l’ex presidente della Provincia -, ma mi chiedo dove andremo a prendere le risorse per tutti questi progetti. Condivido l’idea dell’attenzione ai piccoli servizi capillari che risolvono i problemi della vita quotidiana dei cittadini, ma mi trovo molto lontano dai voli onirici sul palaghiaccio, il Moncucco, San Lorenzo. Nel bilancio c’è una capacità di indebitamento, ma è molto lontana dalle decine di milioni di euro che servono per tutti questi punti».
E c’è un altro tema che sta molto a cuore a Provera: «Nel campo della sanità il sindaco di Sondrio ha un ruolo importante nella conferenza dei sindaci – ha sottolineato -, può dare una voce unica alle esigenze del territorio e confrontarsi in modo serio con la Regione, non con antagonismo ma per far sentire le nostre necessità».
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