Sondrio, nuova luce su Villa Quadrio: esposto prezioso lampadario di inizio Novecento

Oggi vanno senza dubbio di moda il minimalismo e la pulizia delle linee anche quando si sceglie un lampadario, mentre ad inizio Novecento era tutta un’altra storia: i lampadari erano spesso caratterizzati da raffinati lavori di cesellatura, oggetti d’arredo creati per essere visti oltre che per emettere luce.

Ebbene un magnifico esemplare è presente – ed ora esposto – a Villa Quadrio a Sondrio, sede della biblioteca Pio Rajna, un lampadario in ferro battuto dorato, risalente alla prima metà del Novecento. Il progetto per la valorizzazione di Villa Quadrio, completato all’inizio del 2024, si arricchisce ulteriormente con l’installazione, nella cinquecentesca stüa Carbonera, di un prezioso lampadario, rinvenuto nei depositi interrati, durante i lavori di riqualificazione che hanno interessato sia gli interni che l’impiantistica.

Si presume fosse uno dei primi, fastosi lampadari della villa donata al Comune da Teresina Tua Quadrio alla morte del marito Emilio, nel 1936. Una volta individuato, è stato oggetto di una minuziosa opera di restauro, nelle sue parti decorative e in quelle tecniche, alla quale hanno contribuito più persone. Dal fabbro Mauro Paruscio alla restauratrice Letizia Greppi fino alla ditta Carugo per l’elettrificazione, con la consulenza dell’ingegner Marco Moncecchi per le verifiche statiche. Un intervento corale ben riuscito al quale hanno partecipato con entusiasmo i dipendenti comunali della Biblioteca e dell’Ufficio tecnico.

«Villa Quadrio - sottolinea il sindaco Marco Scaramellini -, per la sua importanza storica e per il ruolo che svolge quale sede della Biblioteca, è un edificio al quale teniamo molto e sul quale abbiamo investito per un primo intervento di riqualificazione, dopo che per decenni non erano stati effettuati lavori. Il risultato è più che soddisfacente, come gli stessi utenti hanno evidenziato, con gli spazi che sono stati resi più funzionali sia per la lettura che per incontri pubblici e conferenze. Il rinvenimento, e la ricollocazione, di questo lampadario è la piacevole e inattesa conseguenza del progetto realizzato: vorrei ringraziare i tecnici, i professionisti e i dipendenti del Comune intervenuti per il pregevole lavoro svolto con impegno e passione. È loro il merito se oggi il lampadario illumina la stüa Carbonera e può essere ammirato dai cittadini».

Dopo un breve periodo di chiusura della biblioteca per la revisione e lo scarto del patrimonio librario per l’aggiornamento delle collezioni, da venerdì 23 agosto la biblioteca ha riaperto al pubblico. Da settembre entrerà in vigore il nuovo orario che sarà definito sulla base delle rilevazioni delle presenze negli ultimi mesi. Come affermato dall’assessore alla Cultura, Educazione e Istruzione Marcella Fratta, l’amministrazione presta «molta attenzione alle esigenze degli utenti e alle loro richieste, in modo che gli spazi della biblioteca possano essere vissuti al meglio e che i servizi offerti siano il più possibile rispondenti alle necessità di tutti i cittadini, dai più grandi ai più piccoli».

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