Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 27 Febbraio 2019
Sondrio, mobilità da rivedere per una città smart: il piano in autunno
È cominciato il percorso di analisi e confronto che porterà al nuovo disegno della mappa del traffico. Gli indirizzi: auto verso l’esterno, mobilità dolce in centro.
Spostare il traffico verso l’esterno, favorire una mobilità dolce in centro e rivedere, insieme all’Agenzia del trasporto pubblico locale che peraltro ha già in serbo la ristrutturazione, il sistema del servizio urbano, possibilmente in chiave elettrica. Seguirà questi macro indirizzi il lavoro di revisione del piano generale del traffico urbano di cui si sta occupando la società Meta di Monza su incarico del Comune, momento di concretizzazione delle linee programmatiche amministrative e che dovrebbe portare all’adozione del nuovo assetto in autunno dopo un lungo iter di analisi, ascolto e confronto. Il nuovo disegno della viabilità porterà con sé anche un nuovo assetto urbanistico - «questo piano avrà una ricaduta importante sugli interventi di pianificazione per la variante di Pgt» ha detto il sindaco Marco Scaramellini -, ma parte dalla necessità di “rinfrescare” un’organizzazione della mobilità ferma al 2005. «Nel frattempo però la città è cambiata - ha sottolineato presentando il lavoro l’assessore all’Urbanistica Carlo Mazza - così come la società. Ci sono differenti esigenze, tecnologie che offrono nuove possibilità oltre a più spiccate sensibilità ambientali. Il piano dunque prenderà in considerazione tutto ciò e cercherà di risolvere le criticità già evidenti e anche quelle che emergeranno dall’ampio confronto pubblico che promuoveremo». Uno strumento regolatore di indirizzo che, come ha sottolineato il sindaco, toccherà varie tematiche dando un contributo sensibile anche al progetto di Smart city.
A delineare il metodo di lavoro Andrea Debernardi, ingegnere della Meta. «La redazione del piano generale del traffico urbano, che si occupa di tutte le strade e della mobilità nel suo complesso - spiega - avverrà in quattro fasi: l’identificazione dei temi del piano (cioè dei problemi che dovranno essere risolti); l’elaborazione dell’analisi conoscitiva (rilevazioni delle strade e del traffico, esame della domanda di mobilità, simulazione dei flussi veicolari); lo sviluppo della diagnosi dei problemi e definizione degli obiettivi e delle strategie di intervento (anche alternative tra loro) e l’identificazione degli interventi del piano».
Di pari passo con il piano sarà sviluppata anche la Valutazione ambientale strategica (Vas) che non è obbligatoria, ma fortemente consigliata. «La Vas - ancora Deberbardi - fa parte ed accompagnerà il piano in tutte le sue fasi. Le strategie saranno elaborate anche sulla base della Valutazione ambientale». Il lavoro sul Pgtu è già iniziato. Da più di un mese i tecnici incaricati lavorano con l’amministrazione e sono stati individuati i primi temi, ovvero problemi ed opportunità da trattare, in una lista che evidentemente, visto il processo di confronto con la città, è aperta.
La bozza della prima “carta delle criticità” esistenti prende in esame sette grandi temi: il nucleo storico e la Ztl che presenta diversificazioni nell’uso degli spazi interni - «vorremmo estendere la qualità anche nelle altre aree centrali»-; la Sondrio alta (castel Masegra, area ex Fossati, Moncucco e Ponchiera) «con l’idea che il castello rappresenti un’opportunità per tutta la città ma con evidenti problemi di accessibilità (possibilità di un ascensore?)»; le zone centrali e la sosta; le tre direttrici di accessibilità (da est e l’ospedale, da sud e i nuovi attrattori urbani, da ovest e il parco Bartesaghi); Mossini, Sant’Anna, Pradella e Triangia e, infine, la rete del trasporto pubblico.
«Finora abbiamo censito un centinaio di criticità in centro - dice Debernardi -, più una serie di problematiche sparse. Il senso è di capire bene il centro e poi andare verso l’esterno (gli accessi, nda) dove stanno emergendo altri nodi da risolvere».
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