Cronaca / Sondrio e cintura
Giovedì 18 Ottobre 2018
Sondrio, maglia di Totti “all’asta” al triangolare di beneficenza
Calcio e raccolta fondi: sabato l’iniziativa sportiva che vedrà coinvolti studenti, forze dell’ordine, detenuti e amministratori.
Raccogliere fondi da devolvere ad Anffas Sondrio attraverso lo sport che diventa strumento di inclusione.
In sintesi questo il fine del “Triangolare di beneficenza”, che vedrà sabato 20 ottobre alle 14 scendere sulla superficie di gioco di via Gramsci alcuni studenti, rappresentanti dell’Ufficio scolastico territoriale (Ust – ex-provveditorato), delle forze dell’ordine, alcuni ospiti della casa circondariale di via Caimi, giocatori della Nazionale italiana sindaci e diverse autorità. Per contribuire alla raccolta fondi sarà messa all’asta anche una maglietta di capitan Totti con una sua foto autografata.
Scaturita dal tavolo di lavoro “Sport e inclusione” istituito dall’Ust, di cui è referente Lorenzo Costa, l’iniziativa è stata presentata dal dirigente Fabio Molinari che ha ringraziato tutti quelli che hanno contribuito.
«Un evento, che nei nostri auspici vuole essere un momento di festa, dove l’importante non è chi vince, ma chi dona un po’ del proprio tempo alla causa» ha sottolineato Molinari, rimarcando il ruolo fondamentale di Anffas, al fianco di persone con disabilità e delle loro famiglie, «persone che hanno tutto il diritto di essere pienamente integrate nella società. Prendersi cura dell’altro è importante: ci fa sentire meglio».
«La manifestazione ha una duplice finalità: oltre alla raccolta fondi per Anffas, intende rappresentare lo sport come simbolo di inclusione, rispetto delle regole e spirito di sacrificio, a cui l’Arma dei carabinieri ha sempre dato il proprio sostegno - le parole del tenente colonnello Emanuele De Ciuceis, comandante provinciale dei carabinieri -. Contiamo su un pubblico numeroso». «Unire lo sport alla solidarietà è sempre un binomio vincente», la sottolineatura di Michele Rigamonti, imprenditore che siede al tavolo di lavoro, mentre Carlo De Bortoli, luogotenente dei carabinieri nonché rappresentante Anffas, ha ricordato quanto sia importante «raccogliere risorse sempre utili ed importanti per i nostri bambini» e per per il centro per l’autismo, che Anffas ha a Mossini.
«Credo molto nel valore educativo dello sport ed è certo, solo se si ricorda che il mio primo interesse per l’istituto fu, tre anni fa, il rifacimento della palestra, luogo di incontro e di formazione - il messaggio inviato da Stefania Mussio, direttore del carcere -. Tante attività abbiamo svolto da allora e oggi anche il Coni è presente con i suoi operatori. Preziosa è questa iniziativa, a cui prenderanno parte 13 persone, anche imputati, che hanno ottenuto “il permesso” di partecipare». «Un torneo che nasce con questo spirito è piuttosto emblematico della potenza, che ha lo sport come strumento di socializzazione attraverso il quale educare» ha concluso Michele Diasio, assessore comunale allo Sport.
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