Sondrio: liti all’ordine del giorno in via Vigone. Un arresto e un’espulsione

Solo oggi le forze dell’ordine sono dovute intervenire in due diverse occasioni, ed emerge un altro controllo nei giorni scorsi da parte degli agenti della Questura di Sondrio per una lite tra due nigeriani

Le liti tra vicini di casa sono all’ordine del giorno in via Vigoni a Sondrio, la strada chiusa che costeggia la ferrovia, parallela a via Aldo Moro. Solo oggi le forze dell’ordine sono dovute intervenire in due diverse occasioni, prima alla mattina attorno alle 8.30, poi verso le 13.

Ed emerge che nei giorni scorsi un controllo da parte degli agenti della Questura di Sondrio ha portato ad un arresto e un’espulsione. Dagli accertamenti successivi all’intervento per una lite in corso all’interno di un’abitazione è emerso che uno dei due uomini coinvolti, un 33enne nigeriano, era destinatario di un ordine di esecuzione penale emesso dalla Corte d’appello di Catania, per una pena residua di 9 anni, 9 mesi e 25 giorni. I reati a suo carico includevano associazione a delinquere di stampo mafioso legata al traffico di stupefacenti nella provincia di Catania. Al termine delle procedure, l’uomo è stato trasferito al carcere milanese di Operaa disposizione dell’Autorità giudiziaria competente.

Per quanto riguarda, poi, l’altro contendente, un 34enne nigeriano, è emerso un provvedimento di rigetto della richiesta di permesso di soggiorno emesso dal questore di Torino ad agosto 2024, con la contestuale indicazione per l’allontanamento dal territorio italiano. L’uomo aveva già presentato una richiesta di protezione internazionale nel 2015 a Crotone, rifiutata, e successivamente a Bergamo, dove è stata dichiarata inammissibile. Nel 2017 era stato arrestato per attività di spaccio e per violazione delle normative sull’immigrazione. Nel 2022, il prefetto di Sondrio aveva emesso un provvedimento di espulsione, seguito da un ordine del Questore Sabato Riccio a lasciare il territorio nazionale entro 7 giorni.

Il 34enne è stato esaminato dall’Ufficio immigrazione della Questura di Sondrio, che ha confermato la sua posizione irregolare in Italia. A seguito di questa verifica, è stato disposto un nuovo decreto di espulsione da parte del prefetto di Sondrio, Anna Pavone,e il suo trattenimento presso il Centro di permanenza per i rimpatri (C.P.R.) di Gradisca d’Isonzo (Gorizia), dove rimarrà fino alla completa identificazione e all’effettivo allontanamento dal paese. Entrambi i soggetti sono stati anche denunciati all’Autorità giudiziaria, poiché non erano in grado di esibire documenti di identità validi o un titolo di soggiorno legale in Italia.

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