Cronaca / Sondrio e cintura
Venerdì 18 Gennaio 2019
Sondrio, Itis-Silicon Valley più vicine con Academy
Progetti informatici. Interessante proposta per i maturandi sondriesi che potranno diventare imprenditori digitali. L’ingegner Coslovi e il valtellinese Capobianco pensano a una onlus che consenta ai giovani di imparare lavorando.
Filo diretto Sondrio-California per trasformare neo diplomati in esperti ella programmazione di strumenti informatici. Il tutto grazie ad “Academy”, ente no profit, «costruito su misura per ragazzi che si diplomano e che vogliano imparare a fare software e diventare imprenditori digitali». Un progetto ambizioso, di cui si è parlato martedì all’Itis Mattei di Sondrio, dove a incontrare i maturandi dell’indirizzo Informatica dell’istituto diretto da Massimo Celesti è intervenuto Lorenzo Coslovi, ingegnere, ex-manager di Hewlett Packard e poi imprenditore nel settore di servizi per il marketing e per la vendita aziendali basati su cloud.
Un’idea, è il caso di sottolinearlo, che parla valtellinese, essendo supportata da un altro ingegnere informatico come Fabrizio Capobianco, fortemente legato alla sua terra d’origine - è nato il 2 dicembre 1970 a Sondrio -, ma che nella Silicon Valley, dove vive da più vent’anni con la moglie, ha realizzato i suoi sogni divenendo un imprenditore di successo nel settore informatico e delle nuove tecnologie.
«I due ingegneri vorrebbero istituire, tra Sondrio, Bergamo e la California, una “Academy”, che potrebbe essere un’alternativa all’università – spiega il preside Massimo Celesti -, ma soprattutto svolgerebbe un vero compito di formazione professionale, perché alcune competenze si possono imparare soltanto lavorando con progetti reali».
Con un obiettivo ben preciso: «Lo scopo finale è quello di creare un’azienda non profit che venda software nella Silicon Valley - entra nei dettagli Gian Battista Turchi, docente di informatica al Mattei, che ha coordinato l’incontro -, software prodotti però in Italia da ragazzi italiani, che seguano percorsi tecnico-professionali periodici anche in California, preparandosi a uscire con l’idea di creare una propria start-up, magari con fondi collegati alla “Academy” stessa». Il percorso seguirebbe questo approccio per i neo-diplomati: «Un’immersione totale in attività professionali generate da committenze di clienti – prosegue Turchi -, le quali fornirebbero anche le risorse per l’autofinanziamento della “Academy” stessa».
L’attività sarà focalizzata soprattutto sulla programmazione degli strumenti informatici “Salesforce”, azienda leader di mercato per la gestione delle relazioni con i clienti. I ragazzi opererebbero a Sondrio in una sede da individuare se il numero è consistente, altrimenti a Bergamo, dove è stato già individuato uno spazio: «Ovviamente gli studenti-lavoratori saranno guidati da professionisti del settore e verranno assunti con contratto di apprendistato». Al termine dell’incontro Coslovi, che al Mattei tornerà a giugno per capire se ci sono ragazzi interessati e a concordare con loro le modalità di partecipazione alla “Academy”, li ha invitati a registrarsi sul portale salesforce.com per provare, testare e utilizzare, gratuitamente, gli strumenti software a disposizione: c’è un’ampia scelta per risolvere praticamente qualsiasi problema aziendale (ci sono circa 3mila programmi).
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