Cronaca / Sondrio e cintura
Giovedì 21 Marzo 2019
Sondrio, furti a ripetizione nella notte
Svaligiati sei appartamenti in città
Dopo le razzie della settimana scorsa, ladri in azione anche martedì sera. Prese di mira le abitazioni di via Vanoni e via Fiume: via denaro contante e monili in oro.
Due episodi, a distanza di pochi giorni, e torna a Sondrio l’incubo dei furti in casa, in assoluto il reato che turba maggiormente i valtellinesi, fortunatamente poco abituati a fatti ancora più gravi. L’ultima razzia si è registrata martedì sera e ha seminato il panico in città. Il termine non è esagerato: alcune delle vittime sono state letteralmente spogliate dei propri ricordi più cari, in alcuni casi oggetti appartenuti a persone da poco scomparse. Lo choc è facilmente immaginabile e si somma al senso di violenza subita che pervade chi ha visto letteralmente violata da mani estranee la propria intimità domestica.
Si parla di sei appartamenti svaligiati nella zona di via Vanoni e via Fiume, ma l’elenco dei denuncianti potrebbe allungarsi ulteriormente: non tutti hanno fatto denuncia subito. In base alle prime ricostruzioni della vera e propria ondata di razzie, tutto sarebbe successo tra le 21 e la mezzanotte. Un appartamento svaligiato ogni mezz’ora, in base a un rapido e semplicissimo calcolo.
Considerando anche i minuti necessari per forzare una la porta o la finestra, entrare all’interno della casa, rovistare ovunque, prendere i soldi e gli oggetti in oro e andarsene, è chiaro come la banda sia passata da una casa all’altra senza fermarsi un solo istante.
Per allestire una tale catena di montaggio del furto, occorre del personale specializzato. Dei professionisti, insomma. Ecco perché il sospetto va alle bande specializzate di fuori provincia, nella maggior parte dei casi gestite da criminali di provenienza est europea.
La delinquenza locale, formata per lo più da tossicodipendenti, non appare altrettanto organizzata, anche se in questo caso, per la verità, i ladri hanno utilizzato delle tecniche non esattamente raffinate. Per entrare nelle case, approfittando dell’assenza dei proprietari, hanno forzato porte o finestre utilizzando probabilmente dei cacciavite rompendo gli infissi in modo piuttosto grossolano. Una volta in casa, hanno acceso tranquillamente la luce per poter guardare bene all’interno di armadi e cassetti, dopo essersi premurati di bloccare da dentro la porta di ingresso per evitare di incappare nei padroni di ritorno a casa.
A qualcuna delle vittime è capitato proprio così, di aver notato le luci di casa accese e di non essere riusciti a entrare subito a causa del chiavistello bloccato dall’interno. A chi ha avuto la brutta sorpresa non è restato altro da fare che rivolgersi alle forze dell’ordine.
Gli uomini della polizia scientifica hanno effettuato una serie di rilievi alla ricerca di tracce e impronte, ma le indagini non si fermano a questo aspetto. Un aiuto per risalire ai responsabili, ancora una volta, si spera che possa arrivare dalle telecamere di sicurezza presenti in città e dalle testimonianze di chiunque possa aver notato qualsiasi movimento sospetto in città nel pomeriggio di martedì.
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