Il minuscolo colibrì cala su Sondrio Festival e si porta via il premio più ambito, il Città di Sondrio. Ai tre registi Filipe De Andrade, Ann Johnson Prum e Doug Shultz per il loro “Effetto Colibrì” va il favore della giuria internazionale presieduta da Margo Roseum del National Parks Service USA, insieme all’assegno da quattromila euro messo a disposizione dal Comune.
L’annuncio ieri nella serata conclusiva presentata da Licia Colò, nel corso della quale sono stati proclamati gli altri vincitori. Nella motivazione si legge che “Il film sottolinea il ruolo ecologico svolto da questi piccolissimi uccelli, gioielli volanti in miniatura, fondamentali per il funzionamento dell’ecosistema. Equilibrio ed interconnessione fra le varie componenti sono il sottotesto di tutto il documentario. Stesso equilibrio che ritroviamo nella realizzazione dove testi, fotografia ai massimi livelli, musiche e ritmo narrativo contribuiscono a un risultato che rimane nel solco del documentario naturalistico in purezza”. E si conclude, con un pizzico di fantasia: “Pura Vida (motto del paese in cui è ambientato, il Costarica, ndr), puro godimento” Il premio Parco Nazionale dello Stelvio è andato a “L’anima dell’Oceano”, davvero splendido documentario sottomarino di Michele e Howard Hall, opera che “esplora con ricercatezza, chiarezza e stupore le interconnessioni che legano gli abitatori degli oceani”.
A “Il richiamo della natura” di Asgeir Helgestad, il riconoscimento della Regione Lombardia, ma anche il premio “Achille Berbenni” assegnato dalla giuria del pubblico, quest’anno sottoposta ad un vero tour de force con la visione anche pomeridiana di sedici documentari: “Il regista mostra la natura di Norvegia in tutta la sua infinita meraviglia: un ambiente tanto estremo quanto fragile che subisce aggressioni drammatiche per mano dell’uomo e l’ormai noto manifestarsi dei cambiamenti climatici”. Menzione speciale per “Pirarucu, il respiro dell’Amazzonia”, accompagnato a Sondrio dalla giovane regista Carolina Fernandes: la giuria internazionale è stata davvero ispirata dal messaggio di conservazione di questo film “che parla al cuore di Sondrio Festival”. Il film si è meritato anche il premio “Renata Viviani” del Centro di Cinematografia e Cineteca del Club Alpino Italiano. Gli studenti, che assegnavano il premio “Ambiente Giovani” della Comunità Montana Valtellina si sono espressi per il lavoro dell’alpinista valtellinese Oreste Forno, “Tra i nidi delle aquile”. “Film suggestivo realizzato con la pazienza e perseveranza sulle tracce di una coppia di rapaci e del loro aquilotto”. Infine, il premio di Italia Nostra Regione Lombardia è andato a Marco Tessaro e al suo “La natura dell’acqua” sulla gestione sostenibile di questa risorsa preziosa. Paolo Redaelli
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