Sondrio Festival, sul palco vincitori e un atto di coraggio

Il gala Al Teatro Sociale la consegna dei premi: il messaggio dei registi iraniani per le donne del loro paese

Il momento più toccante della serata finale di Sondrio Festival è quando i registi iraniani Fathollah Amiri e Nima Asgari dedicano «a tutte le donne che stanno lottando per la loro libertà nel nostro paese» la menzione d’onore assegnata dalla giuria internazionale al loro film “Ubara”.

Atto di coraggio

Un atto di coraggio, una rivendicazione di diritti che fa venire giù il teatro dagli applausi, continuati e ripetuti per un paio di minuti. Non vincono il premio principale (Amiri aveva trionfato nel 2019) ma poco importa. Lasciano un messaggio importante, la presenza in città di questi due uomini eleganti, educati, rispettosi e intelligenti porta un raggio di luce sul festival.

Il primo premio “Città di Sondrio” consegnato da un raggiante Marco Scaramellini va a Mark Deeble e Victoria Stone per “L’elefante e la termite” che conquista pure i riconoscimenti del Cai (consegnato da Monica Brenga) e del pubblico (da Arrigo Mattiussi). Vincitori anche nel 2001 e nel 2006, ottengono così una tripletta mai riuscita a nessuno. Non sono presenti in sala, ma mandano un breve video di saluto. Marito e moglie, cineasti indipendenti, da trent’anni riprendono gli animali in Africa, una vita dedicata ai documentari e alla natura, con una spiccata passione per le immersioni subacquee.

Il gala finale di sabato scorre liscio grazie alla verve di Massimiliano Ossini e Gigliola Amonini. Profumo d’intesa che si riversa sul pubblico. Ossini si dichiara entusiasta del trekking pomeridiano sulla passerella delle Cassandre. «Per quattro km mi avevano detto che ci volevano due ore, ed è vero, ci siamo fermati a lungo ad ammirare questa straordinaria bellezza che avete a due passi dalla città». Il conduttore di Linea Bianca promette che verrà a girare in questi luoghi che ha molto apprezzato insieme all’accoglienza di un sindaco «che sembra una guida turistica: sa tutto, ti spiega tutto».

Ossini e Amonini accolgono sul palco giudici e giudicati, esaminati e vincitori. Luca Calvi traduce i discorsi. La giuria degli studenti assegna il suo premio ad un film fuori concorso, “Alptrees” di Alfredo Croce che documenta l’uso e il trattamento di alberi non nativi nella regione alpina, invitando a riflettere sulle conseguenze di alcune scelte.

«Emerge urgente la necessità di una corretta gestione urbana e forestale, sullo sfondo di immagini sorprendenti ed un impianto narrativo coinvolgente ed efficace» sottolineano i ragazzi nella loro motivazione, anche in buon inglese. Il premio lo consegna il presidente della Comunità Montana Valtellina di Sondrio, Tiziano Maffezzini.

Il regista rumeno Dan Dinu, che ha impiegato dieci anni della sua vita a realizzare “Romania selvaggia” in tre episodi, ritira dalle mani di Laura Luoni il premio di Regione Lombarda dicendo che «va al paesaggio e agli animali perché dobbiamo capire che non possediamo la natura, ci è stata data in prestito».

Il premio “Parco dello Stelvio” va alla tigre siberiana di Franz Hafner e lo consegna Angelo Schena al presidente del Bim, Alan Vaninetti, in assenza del regista.

Il premio Monti di Italia Nostra viene assegnato da Antonio Muraca e Massimiliano Greco, presidente e vice della sezione di Sondrio, al documentario di casa “Valtellina natura europea”, prodotto dal Parco delle Orobie e lo riceve lo stesso regista, Marco Tessaro.

Soddisfazione

Marcella Fratta, presidente di Assomidop, ha espresso tutta la sua soddisfazione: «Stamani al Sociale avevamo più di 500 studenti ad ascoltare la regista Sarah Gulick, ne abbiamo coinvolti più di quindicimila nelle attività educative. Preferiamo attirare così l’attenzione sull’ambiente, senza gesti eclatanti come avviene altrove, ma sensibilizzando con contributi culturali importanti, come lo splendido film “Visioni sull’acqua», coproduzione di A2A e Rai5 sulla costruzione della diga di Cancano”».

Simona Nava, direttore di Assomidop e artefice della crescita esponenziale del festival saluta e ringrazia il pubblico «per la sua assidua e attenta presenza»presentando ad uno ad uno i membri di uno staff affiatato: Claudia Zamboni, Sara Moroni, Alessandra Camero, Riccardo Frizziero, Caroline Steel, Luca Calvi.

La serata è stata punteggiata dallo spettacolo di luci e natura offerto da Corona Events, corpi in movimento su note suggestive tra meduse fluttuanti, fiori che ballano il valzer e farfalle luminose .

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