Sondrio, ferito operaio di 50 anni rimasto incastrato in un macchinario

Momenti di paura nel pomeriggio di mercoledì per un serio incidente sul lavoro avvenuto in una ditta dell’area industriale del capoluogo valtellinese.

Un operaio di 50 anni, per cause ora vaglio dei carabinieri del Comando provinciale intervenuti con i tecnici di Ats della Montagna e i Vigili del fuoco, è rimasto gravemente ferito all’interno di un impianto lavorativo situato in via Francia.

L’incidente è avvenuto attorno alle 15.30 e i soccorsi sono stati allertati con tempestività in codice rosso, quello di maggiore gravità. Poi quando il lavoratore, una volta stabilizzato sul posto dal personale sanitario di un’ambulanza e dall’operatore dell’automedica mandati dalla centrale di Areu (Agenzia regionale emergenza e urgenza), ha fatto il suo ingresso al Pronto Soccorso dell’ospedale cittadino, il codice era nel frattempo divenuto giallo, ossia quello di media gravità.

Su quanto accaduto, al momento, poco ancora si sa, mentre proseguono le indagini per fare piena luce sull’infortunio. Subito è scattato l’allarme, lanciato da altri compagni di lavoro dell’uomo rimasto ferito.

Da quanto si è potuto apprendere, il lavoratore è rimasto incastrato - per cause ora in corso di accertamento - all’interno di un macchinario al quale stava operando dentro gli spazi industriali dell’impresa Margi Srl che si occupa di componenti medicali.

Il tempestivo intervento dei Vigili del fuoco del comandante provinciale, ingegner Alessandro Granata, ha consentito di liberare dagli ingranaggi l’addetto in tempi rapidi e, pertanto, consegnarlo ai sanitari accorsi all’altezza del numero civico 6 della periferica via Francia, dove hanno sede diverse realtà produttive del territorio.

Dopo alcune ore di ricovero nel nosocomio del capoluogo valtellinese e le cure ricevute dal personale medico e infermieristico, l’operaio è stato dichiarato fuori pericolo, pur restando - al momento - ricoverato per procedere con gli interventi necessari al suo pieno recupero, prima che possa essere decisa la data delle dimissioni e il suo ritorno a casa. Da stabilire ancora, infatti, l’entità della prognosi.

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