Cronaca / Sondrio e cintura
Giovedì 21 Novembre 2024
Sondrio, a due mesi dai gravi atti vandalici riaperta la scuola Ligari
L’attesa ai piedi della scalinata, le voci che si alzano in un “ohhhhh” collettivo, il conto alla rovescia urlato, il taglio del nastro e poi alle 11,30 il rientro a scuola. Nei corridoi, negli spazi comuni e nelle aule sfregiati dagli atti vandalici del 26 e 27 settembre e ora rimessi perfettamente a nuovo, in totale sicurezza grazie a un lavoro eseguito all’unisono in tempi record. In una prova di coralità perfettamente riuscita.
I ragazzi della Ligari sono finalmente tornati nelle loro classi. Una mattinata intensa, densa, ricca di emozioni per tutti quella giovedì come solo il ritorno a casa e la rinascita dopo le piccole o grandi traversie della vita sanno regalare. Emozionati i circa 300 studenti, ma anche gli insegnanti, la dirigente Ombretta Meago e gli amministratori, a partire dal sindaco di Sondrio Marco Scaramellini, tutto il personale scolastico per arrivare fino ai tecnici che hanno seguito passo passo le opere.
«Abbiamo voluto che questa giornata fosse significativa per la Ligari - le parole di Meago che non ha saputo nascondere la commozione -. Quanto accaduto ci ha messo alla prova, ne avremmo fatto volentieri a meno, ma direi che la prova l’abbiamo superata dimostrando forza e resilienza. Tutti quanti abbiamo lavorato al massimo delle nostre possibilità e dunque non avremmo potuto pensare ad un ingresso in sordina in una scuola rimessa tutta a nuovo e che è ancora più bella di prima».
La festa, prima che lì nella sede dell’istituto comprensivo Sondrio centro in via Colombaro, ha avuto il suo prologo all’auditorium Torelli dove le famiglie hanno accompagnato i ragazzi per quel momento di riflessione comune prima della riappropriazione degli spazi voluto dalla dirigente e che ha coinvolto oltre agli insegnanti, al sindaco, all’assessore all’Istruzione Marcella Fratta, a quello ai Lavori pubblici Simone Del Marco e ai tecnici, anche i dirigenti degli istituti che dal 7 ottobre hanno ospitato i ragazzi della Ligari nelle loro aule perché potessero continuare a seguire le lezioni e dunque Giovanna Bruno del polo liceale, Gianmaria Toffi del De Simoni-Quadrio e Francesca Cannizzaro del Pio XII. A cui Meago ha voluto rivolgere un sentito grazie.
L’evento all’auditorium Torelli ha consentito di ripercorre tutti gli eventi, con tanto di filmati, e poi di confrontarsi su ciò che quegli eventi hanno prodotto nel singolo e nella comunità scolastica e cittadina, su quella «ferita enorme» come l’ha definita Fratta.
Ogni classe ha presentato i lavori realizzati sul rispetto e sul valore con filmati, power point, interviste. Si sono susseguiti canti, brani, poesie sempre pensati dai ragazzi in questi giorni riflettendo su quanto accaduto alla loro scuola in una prova di grande maturità come l’ha definita il sindaco Scaramellini. Una condivisione collettiva di grande impatto oltre che valore.
Poi i ragazzi, sempre accompagnati dai loro docenti, hanno ripercorso le strade di Sondrio per arrivare in via Colombaro, per celebrare la rinascita della scuola e con essa la forza di una comunità scossa dagli atti vandalici ma capace di reagire con tempestività. Ci sono voluti infatti poco meno di due mesi per riaprire le classi e renderle sicure e accoglienti così come la segreteria letteralmente invasa dall’acqua. «Abbiamo fatto salti mortali» racconta Del Marco.
Poco prima delle 11,30 il taglio ufficiale del nastro all’ingresso laterale della scuola, alla presenza del sindaco in fascia tricolore, ha sancito il ritorno alla normalità per i ragazzi che sono rientrati nelle loro aule sistemate a nuovo e con tutte le apparecchiature perfettamente funzionanti, comprese le lavagne interattive che erano state distrutte e che sono state riacquistate, così come i computer per la segreteria. A mancare, al momento, è solo conoscere i responsabili dei danni.
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