Sondrio, dopo due anni

il presepe vivente

«Grande risultato»

Betlemme per un fine settimana si è spostata in piazza Cavour. È qui che ieri – e oggi pomeriggio ancora, dalle 16 alle 19 – sono arrivati i pastori ad adorare il Bambino, mentre gli angioletti recavano il lieto annuncio della nascita del Messia.

Dopo due anni di stop forzato causa pandemia, per la terza volta si è rinnovata la magia del presepe vivente, un’iniziativa dell’amministrazione comunale sposata anno dopo anno da un numero sempre maggiore di volontari. Del resto – sono proprio i bambini vestiti da angelo a ricordarcelo – «è Natale tutti i giorni o non è Natale mai».

Un evento apprezzato e seguito da tantissime persone.

Novità di quest’anno è la scelta della Via dei Palazzi come ambientazione. Il tutto parte da piazzetta Carbonera, dove inizia la sacra rappresentazione con il censimento. Tra i primi ad essere “registrati”, il sindaco Marco Scaramellini e l’assessore agli eventi Francesca Canovi .

«Non potevamo non realizzare qui quest’anno il presepe vivente - spiega soddisfatta l’assessore - È bello vedere l’intreccio tra le stampe che caratterizzano tutta la Via dei Palazzi e i lavori tradizionali messi in scena dai volontari». Un’occasione preziosa, insomma, «per valorizzare questi scorci magnifici del centro storico della nostra città» a partire proprio dalle attività di un tempo che vedono protagonisti tanto i nonni, quanto i nipoti.

«Siamo davvero contenti del risultato – spiega ancora Canovi – e siamo ben felici di aver contribuito mettendo a disposizione il service audio, il palco e le transenne. Un grande grazie va, però, ai tantissimi volontari e a Patrizia Benini , anima del progetto e, come la definisco io, direttore artistico del presepe».

Ed è proprio Benini a confermare che «quest’anno è stato parecchio impegnativo, ma le soddisfazioni non mancano mai. Abbiamo oltre cento comparse, un numero davvero importante di persone di tutte le età» proprio a dimostrazione del fatto che «i volontari del circuito dei presepi non si tirano mai indietro».