Sondrio, botte e vessazioni alla moglie: patteggia un anno e sei mesi

Sondrio

Maltrattava abitualmente la moglie e la sottoponeva a continue vessazioni, fisiche e morali, tale da renderle intollerabile la prosecuzione della convivenza e da indurla a temere per la propria incolumità. Queste le pesanti accuse contestate a un uomo marocchino di 65 anni residente nel Sondriese, che giovedì mattina ha patteggiato ad un anno e sei mesi di reclusione.

I maltrattamenti familiari, stando al capo di imputazione, sono durati da giugno a ottobre del 2024. Spesso in stato di alterazione psicofisica dovuta all’abuso di sostanze alcoliche, lo straniero poneva in atto condotte di violenza fisica, verbale e psicologica, quest’ultima comprensiva di gravi minacce e offese. Solo per fare qualche esempio, la offendeva quando la donna, vedendolo ubriaco e molesto, si rifiutava di consegnargli soldi per comprare ancora alcolici o sigarette; e se lei osava rimproverarlo per la sua condizione scattavano anche le violenze fisiche. Ad agosto del 2024 lei aveva chiamato i carabinieri dopo che lui l’aveva ripetutamente spinta.

Il mese successivo, ancora in stato di ebbrezza, al rifiuto della moglie di dargli soldi aveva deciso prima di mettere a soqquadro la camera da letto, poi di urlare dal balcone della loro abitazione. E anche in quel caso la donna aveva chiamato le forze dell’ordine.

E ancora: insulti e minacce quotidiane, che avevano spinto la donna a chiedere e ottenere un’ordinanza di allontanamento dalla casa familiare. Ma nemmeno questo lo aveva fermato, perché poche ore dopo la notifica della misura era tornato nell’abitazione della moglie , cercando di entrare in casa.

L’uomo ha patteggiato la condanna a un anno e mezzo, concessa la sospensione condizionale della pena subordinata alla partecipazione a specifici percorsi di recupero.

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