Cronaca / Sondrio e cintura
Sabato 19 Maggio 2018
Sondrio, Bordoni sarà ricoverato
Per lui niente comunità
Il giudice ha sciolto la riserva e disposto per l’imputatoil ricovero in una struttura di massima sicurezza
Non sarà affidato ad una comunità di recupero. Di libertà vigilata per il momento proprio non se ne parla. La pericolosità sociale, riconosciuta da tutti gli psichiatri in caricati - vuoi dal Tribunale, vuoi dalla difesa e dall’accusa - ha indotto il giudice Carlo Camnasio ad adottare tutte le precauzioni per evitare che Michele Bordoni possa nuocere a sè e agli altri.
Non appena la pubblica accusa avrà individuato la Rems , ovvero la residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza, più idonea (in Lombardia c’è solo quella di Castiglione delle Stiviere), Bordoni lascerà il carcere di Sondrio per essere affidato a quello che sino a qualche anno fa era noto come un ospedale psichiatrico giudiziario.
Rispetto ad una comunità di recupero, il 27 enne di Poggiridenti - pur sempre accusato di strage per essere piombato in auto sui mercatini di Natale e per aver ferito tre passanti - sarà tenuto maggiormente sotto controllo, anche sotto il profilo della terapia. Il giovane, pare sia affetto da una malattia mentale, che gli è valsa l’incapacità di intendere e volere al momento dei fatti. Oggi è presente a se stesso, ma per i medici è ancora pericoloso. Di qui la necessità di assicurare il massimo controllo e il massimo supporto sotto il profilo medico-terapeutico.
Va detto che si tratta di una misura temporanea e che potrebbe non essere confermata in sede di processo. Toccherà infatti ad un nuovo giudice valutare la posizione di Bordoni una volta fissata l’udienza. E non è detto che il magistrato sposi la tesi dell’incapacità di intendere. Se così invece fosse, e quindi se Bordoni verrà prosciolto, è chiaro che andrà decisa una misura di sicurezza. Misura che dipenderà dal grado di pericolosità sociale che avrà in quel momento. Se quindi l giovane di qui al processo dovesse migliorare, non è detto che possa essere presa in considerazione anche l’ipotesi di una libertà vigilata e un affidamento in una comunità di recupero. Del resto Bordoni - come previsto dalla legge - sarà sottoposta ad una verifica semestrale. I medici - in contraddittorio - dovranno quindi valutare ciclicamente il suo stato di salute mentale e se l’ospedale dovesse cogliere segnali importanti, la visita verrebbe effettuata subito, senza attendere che sia trascorso un semestre. La parola ora alla difesa. Non è infatti da escludere un ricorso.
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