Sondrio, bimbo allontanatosi dall’asilo nido: «Un buco nella recinzione?»

Gli esponenti del Partito democratico hanno presentato una interrogazione

Ha suscitato molto scalpore in città la vicenda del bambino di due anni che, un paio di settimane fa si è allontanto da solo dall’asilo nido comunale “La Coccinella”. Il bambino è stato notato da un anziano che lo ha messo in sicurezza e riportato all’asilo prima che potesse farsi male, ma nonostante questo la famiglia ha presentato una querela contro ignoti e anche l’amministrazione comunale ha chiesto a “Città Futura”, che gestisce il servizio dell’asilo nido, un’analisi approfondita di quanto accaduto. Ora a volerci vedere chiaro sono anhche i consiglieri del Partito Democratico che hanno presentato un’interrogazione con richiesta di risposta scritta al sindaco Marco Scaramellini in cui pongono una serie di quesiti sulla vicenda al primo cittadino.

In particolare, i rappresentanti “dem” chiedono a Scaramellini come abbia fatto il bambino a uscire dall’asilo e «se corrisponde al vero il fatto che ci fosse un varco nella recinzione, se l’amministrazione comunale ne era a conoscenza e da quanto tempo». Inoltre, «nel caso l’amministrazione fosse a conoscenza della presenza del varco nella recinzione» si chiede perché non sia «stata immediatamente ripristinata la sicurezza della stessa». L’attenzione poi si concentra sul personale in servizio quel giorno, venerdì 6 settembre, all’asilo nido “La Coccinella” e si chiede «se il personale a cui il bimbo era affidato si è accorto della sua scomparsa e se sì in quanto tempo; se la responsabilità dell’accaduto è da attribuire a incuria del personale addetto o ad altre cause; se vi siano altre circostanze o segnalazioni di non completa sicurezza della struttura dell’asilo nido “La Coccinella”».

In più si chiedono chiarimenti sulla «composizione delle classi dell’asilo nido comunale “La coccinella” e la composizione del personale che se ne occupa con particolare riferimento alla loro formazione professionale; quale è stato il turn-over del personale della Cooperativa dall’inizio dell’esercizio della gestione esternalizzata; quante sono state le coordinatrici che si sono succedute e se sono stati rispettati i parametri del punto 6.7 del capitolato d’appalto». L’interrogazione guarda anche al futuro, chiedendo «le tempistiche per la messa in sicurezza della struttura sia con riferimento al varco sia con riferimento a eventuali altre segnalazioni». Inoltre, si chiama in causa direttamente l’amministrazione comunale che, comunque, già nell’immediatezza del fatto aveva sottolineato, con l’assessore alla cultura Marcella Fratta, come si trattasse di un episodio grave e che non si sarebbe mai dovuto verificare, chiedendo «l’opinione dell’amministrazione in merito all’episodio e quali misure intenda porre in atto a seguito di questo episodio; se l’amministrazione ha avuto cura di interloquire con le famiglie al fine di chiarire l’accaduto e ripristinare il senso di fiducia nel Servizio offerto, gravemente intaccato da questo episodio».

Infine, i consiglieri dem mettono in dubbio la qualità del servizio offerto chiedendo «se l’amministrazione ritenga ancora soddisfacente il servizio offerto da Città Futura Società Cooperativa Sociale; se l’amministrazione tema ripercussione negative sull’immagine dell’asilo nido comunale e sul gradimento dello stesso.

© RIPRODUZIONE RISERVATA