Sondrio, per AstraZeneca

pochissime disdette

La campagna va avanti

Poche, ma alcune disdette da parte di personale della scuola già prenotato per la vaccinazione anti Covid, sono arrivate, ieri mattina, ad Asst Valtellina e Alto Lario che gestisce “in house”, in collaborazione con Ats della Montagna, questo segmento di campagna vaccinale con AstraZeneca.

«Qualcuno, effettivamente, ha chiamato - confermano da Asst -, per disdire la seduta del pomeriggio di oggi o delle tornate successive. Pochissime persone, per ora, rispetto al totale dei prenotati che è molto alto».

Si parla di 4.500 interessati, fra docenti e non docenti della scuola che hanno aderito alla campagna partita sabato scorso e che proseguirà anche oggi e domani, per tutto il giorno, per terminare nei primi giorni della prossima settimana (nei feriali, si vaccina solo al pomeriggio). Considerato che, i posti messi a disposizione all’inizio erano 3.700, stimati su un’adesione pari all’80%, si comprende quanto, in realtà, questa possibilità sia stata “cavalcata” dal personale scolastico, almeno fino a ieri, quando la notizia del ritiro di un lotto specifico di AstraZeneca ha creato qualche perplessità.

Ovvio che i rinunciatari, per pochi che siano, perderanno il diritto alla vaccinazione in questa tornata “privilegiata”, dopodiché, con ogni probabilità, potranno rientrarvi in fase di campagna, cosiddetta, massiva, destinata a tutta la popolazione in generale. Ma, certamente, più in la nel tempo.

Intanto, da Asst confermano essere state tutte già utilizzate le mille dosi di AstraZeneca appartenenti al lotto ritirato dal mercato, l’ABV2856, giunte in ospedale, a Sondrio, il 9 febbraio scorso, e somministrate, in parte, al personale sanitario e socio sanitario extraospedaliero, e in parte, la maggiore, agli operatori delle Forze dell’ordine (850 in tutto gli aderenti alla campagna vaccinale in questa categoria).

Nessun problema di una certa gravità è stato riscontrato, tuttavia, fra i vaccinati.