Cronaca / Sondrio e cintura
Lunedì 18 Novembre 2024
Sondalo e Tirano festeggiano i 100 anni di Rita Cassina
«Il lavoro mi ha mantenuto in forma. L’unico cruccio che ho è quello di non riuscire più a leggere da qualche anno, era la mia grande passione»
Il 16 novembre 1924 è nata a Saronno, sabato ha festeggiato i 100 anni a Tirano, ma lei, Rita Cassina è una sondalina doc. Non solo, è esempio di vitalità e di lucidità più unico che raro alla sua età: «Vado a fare la spesa da sola aiutandomi con i miei bastoni e anche a messa vado da sola. Anche in casa faccio io, cucino».
Snocciola date ed i posti con la precisione di un computer, come fosse Wikipedia, citando anche via e numero civico di Saronno dove ha visto la luce: «Mia mamma era una sondalina, ma a quei tempi qui non c’era lavoro e quindi è andata Saronno a fare la colf, qui a conosciuto mio padre. Ero bambina quando siamo tornati nella terra di origine di mia madre. Avevo una sorella che è stata uccisa dai Partigiani, un fratello abitava a Sondrio ma è morto giovane, la sorella più giovane è mancata dopo aver passato anche lei novantina».
Ben 60 anni li ha passati col suo Lorenzo Pietro Masneri, il marito: «Era orfano ed era cresciuto con i nonni. E’ mancato tre ani fa, eravamo coscritti ed avrebbe festeggiato anche lui 100 anni quest’anno. Non abbiamo mai avuto una discussione ci siamo voluti un gran bene».
Scontato voler sapere i segreti della forma strepitosa a questa età: «Ho sempre lavorato come un mulo, in origine avevo imparato a fare la sarta, ma ho fatto anche il muratore e ho lavorato tanto in la campagna. E’ il lavoro che mi ha tenuto in forma, i lazzaroni sono pigri ed invecchiano prima. Io mi sono mantenuta in forma non stando mai ferma. L’unico cruccio che ho è quello di non riuscire più a leggere da qualche anno: era la mia grande passione. Mi sarebbe piaciuto studiare ma non si poteva ai miei tempi, non avevamo i soldi. Sono fiera che lo faccia con ottimi risultati una mia nipotina che dapprima ha frequentato negli Stati Uniti la quarta liceo ed ora è in Germania ad Amburgo per imparare il tedesco».
Al piano sopra vivono il figlio e la nuora. Per il prestigioso traguardo raggiunto sono arrivati anche i consueti auguri e pergamena che l’amministrazione comunale guidata da Ilaria Peraldini fa ai centenari. «Ho voluto far celebrare la messa a Madonna di Tirano perché sono una fedele della Madonna». Solo qualche giorno fa Rita era in prima fila nei funerali di don Gianni Sala Peup. «Io abito in centro vicino alla scuola materna e ho visto migliaia di bambini di Sondalo frequentare. Nei giorni scorsi facevo il conto delle persone della zona dove abito io che sono morte, mi sono spaventata». Poche settimane fa è invece mancata una coetanea di Rita, Anna Cappelletti che avrebbe festeggiato il secolo a dicembre.
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