Cronaca / Sondrio e cintura
Venerdì 24 Gennaio 2025
Sondalo, ospedale Morelli: asportato un tumore di tre chili dal torace di una donna
Un delicato intervento eseguito dal direttore della Chirurgia toracica, Paolo Scanagatta, con il contributo di anestesisti e rianimatori. «In 25 anni di esperienza non avevo mai visto un tumore di queste dimensioni». Tutto si è svolto nel migliore dei modi e la paziente ha potuto tornare a casa con una prognosi, al momento, favorevole
«In 25 anni di esperienza non avevo mai visto un tumore di queste dimensioni, circa 30 centimetri di diametro, nel torace, che è rigido e quindi poco adatto ad ospitare masse di questo tipo. Invece, è successo ed è incredibile che la paziente fosse viva quando è arrivata in Pronto soccorso». A dirlo è Paolo Scanagatta, direttore della Chirurgia toracica del Morelli di Sondalo che, pochi giorni prima di Natale, ha eseguito l’intervento di asportazione completa della massa tumorale di dimensioni paragonabili a quelle di un pallone da calcio, con un peso superiore a tre chili, e che comprimeva totalmente il polmone sinistro e spostava il cuore verso destra.
Un quadro di estrema gravità, reso ancor più complesso dalla posizione critica del tumore che, in casi analoghi, raramente risulta compatibile con la vita. Invece, la paziente, valtellinese, è sopravvissuta al tumore fino al giorno del ricovero al Morelli, ha superato il delicato intervento chirurgico e sta bene, come ha confermato la visita di controllo effettuata lunedì scorso. Ringrazia i medici e gli infermieri per averle restituito un’esistenza serena quale non era mai stata prima di allora.
Da anni, infatti, lamentava problemi di respirazione con i quali si era abituata a convivere fino al repentino peggioramento che l’aveva convinta a rivolgersi al medico di medicina generale e, su sua indicazione, al Pronto soccorso dell’ospedale di Sondrio per una dispnea ingravescente. In pratica respirava a fatica e una volta giunta in Pronto soccorso i medici hanno capito il perché stante la grossa massa toracica rinvenuta. L’equipe multidisciplinare del dottor Scanagatta, comunque, si è rimboccata le maniche ed ha affrontato con la consueta professionalità il caso risolvendolo.
«Nonostante una condizione clinica critica - dicono da Asst Valtellina e Alto Lario - e valori ematici alterati, la paziente è stata stabilizzata in Terapia intensiva grazie al fondamentale contributo degli anestesisti rianimatori del reparto diretto da Fabio Sangalli e coordinato a Sondalo da Mauro Della Morte e questo ha permesso di pianificare il delicato intervento chirurgico toracico con anestesista Matteo Ferrario. L’intervento ha permesso l’asportazione completa della massa tumorale, strettamente aderente alle strutture toraciche circostanti, in particolare alla vena anonima sinistra sacrificata all’origine della vena cava superiore. L’esame istologico ha confermato la diagnosi di timoma, una rara neoplasia del timo, ghiandola che si trova davanti al cuore. Durante l’intervento è stato utilizzato lo speciale visore donato dall’Associazione Sissi nel 2024 che permette di accedere a contenuti multimediali preregistrati e di documentare gli interventi registrando video e scattando fotografie».
Tutto si è svolto per il meglio e la paziente, dopo pochi giorni di ricovero, ha potuto tornare a casa e la prognosi appare, al momento, favorevole. La Tac di controllo eseguita questa settimana ha evidenziato una completa riespansione del polmone sinistro che, in origine, risultava totalmente compresso dalla malattia. «Un vero miracolo che la paziente sia arrivata viva in ospedale - dice il primario Scanagatta - e devo ringraziare tutti i colleghi e il personale per l’eccezionale professionalità dimostrata».
© RIPRODUZIONE RISERVATA