Cronaca / Sondrio e cintura
Lunedì 03 Dicembre 2018
Si è spento a Lima padre Ugo De Censi, fondatore dell’Operazione Mato Grosso
Sacerdote salesiano e nativo di Berbenno, avrebbe compiuto 95 anni il prossimo 26 gennaio. La salma di padre Ugo verrà accompagnata sulle Ande dove verrà tumulato nella chiesa di Chacas.
Alle 23,30 di domenica 2 dicembre in Perù (le 5.30 di questa mattina in Italia) si è spento a Lima, in Perù, padre Ugo De Censi, sacerdote salesiano, nativo di Berbenno, ideatore, fondatore e guida spirituale dell’Operazione Mato Grosso. Le condizioni di padre Ugo erano critiche già da alcune settimane. Nato in Valtellina nel 1924, il sacerdote avrebbe compiuto 95 anni il prossimo 26 gennaio.
La salma di padre Ugo verrà accompagnata sulle Ande dove verrà tumulato nella chiesa di Chacas, un paesino della Prelatura territoriale di Huarí a 3400 m d’altezza, nella Cordillera Blanca a circa 600 km da Lima, nella povera e isolata zona di Conchucos. Un luogo dove padre Ugo desiderava solo di stare povero tra i poveri. Poi le evidenti necessità della gente lo costrinsero a dare vita al grande complesso che oggi è visibile a Chacas.
L’Operazione Mato Grosso, fondata nel 1967, è un movimento che attraverso il lavoro gratuito per i più poveri offre a giovani e ragazzi la possibilità di numerose esperienze formative. Volontari dell’associazione sono oggi presenti al fianco dei più poveri in decine di comunità in Perù, Ecuador, Bolivia e Brasile. «Quella goccia sta ancora crescendo - raccontano -, entrando ancora nel cuore delle persone».
Per dieci anni Don Ugo seguì i ragazzi dell’Operazione Mato Grosso in Italia e in Missione. Li seguiva personalmente, aiutandoli nella spola tra l’Italia e l’America Latina. Nel 1976 partì anche lui. «L’unica cosa che rimane a un uomo che vuole fare qualcosa di buono, è questo: vivere la carità, dare via un po’ di soldi e un po’ di tempo», diceva. E questa è l’Operazione Mato Grosso nata nell’estate del 1967 un po’ per caso, come nascono tante avventure, dal coraggio di una ventina giovani partiti in missione alla volta di Poxoréu, nello Stato brasiliano del Mato Grosso, per aiutare con campi di lavoro il padre salesiano Pedro Melesi. Il fuoco era ormai divampato e in un batter d’occhio l’Omg aveva preso piede. Oggi l’Ogm conta circa 85 missioni in Sud America e circa 2.000 volontari in Italia.
Era il 1967 quando il primo gruppo di ventiquattro giovani volontari partiva per Poxoreo, una cittadina di 8mila abitanti nella regione del Mato Grosso, in Brasile. Laggiù c’era un missionario di Cortenova, padre Pedro Melesi e l’idea di andare ad aiutarlo era stata lanciata dal salesiano valtellinese don Ugo De Censi ai giovani della casa di Arese, durante il campeggio in val Formazza. Da Poxoreo, padre Pedro scrisse che la città era pericolosa, non c’erano una casa per ospitare i volontari e nemmeno soldi. Nel 1966 si iniziarono a raccogliere i soldi attraverso la predicazione dei salesiani nelle chiese, don Ugo e don Luigi, con i ragazzi della casa di rieducazione di Arese che cantavano.
La vendita di 150 quadri di pittori contemporanei alla “Rotonda della Besana” a Milano servì a raccogliere altri fondi ed il 26 giugno 1967 la prima spedizione partì in nave. Undici giorni di navigazione con 200 casse con il materiale da costruzione ed i progetti dell’architetto Delino Manzoni di Cortenova, una betoniera, un generatore e trenta pompe per l’acqua. Gli indios chamanes collaborarono e venne costruita la prima scuola per 600 ragazzi che la utilizzavano i tre turni da 200 l’uno, che è in funzione ancora adesso.
Don Ugo era il fratello di Giovanni De Censi, presidente per anni del Credito Valtellinese.
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