Cronaca / Sondrio e cintura
Sabato 07 Aprile 2018
Sertori sui treni: «O si cambia o nuova gestione»
Dopo guasti e violenza l’assessore striglia Rfi. E aggiunge: «Sulla sicurezza ci vuole tolleranza zero»
«O Rfi ci garantisce qualità nel servizio, oppure la rete può essere gestita dalla Regione. E sulla sicurezza ci vuole tolleranza zero». Ecco il punto di vista di Massimo Sertori, neo assessore regionale alla Montagna, sulla questione delle ferrovie. Un ambito dove finora disagi e condizioni difficili per la sicurezza dei dipendenti sono stati diffusi anche sulle linee valtellinesi.
L’anno scorso sono stati annunciati 1,6 miliardi di investimento da parte della Regione - che ha il 50% di Trenord, mentre lo Stato che è l’altro proprietario non ha stanziato risorse - per l’acquisto di nuovi treni da destinare ai binari di ogni provincia. Ma per almeno 24 mesi non ci sarà questa soluzione. «L’iter prosegue, ma ci vogliono un paio d’anni per arrivare alla consegna - sottolinea l’ex presidente della Provincia -. È chiaro che non possiamo stare qui ed aspettare che ci diano i convogli nuovi, anche perché la maggior parte dei guasti è dovuta alla rete. Sulle infrastrutture bisogna intervenire celermente. Ecco perché c’è la necessità di parlare con Rfi, società che si occupa della rete. Lo faremo presto. Io sono dell’idea che o Rfi ci garantisce una manutenzione entro certi livelli di tolleranza o altrimenti è meglio che ce la ceda, così ce ne occupiamo noi. O avremo determinate garanzie, oppure la gestione deve cambiare. Secondo me la situazione non è tollerabile».
Due giorni fa un guasto al passaggio a livello ha dato origine alla sosta di un treno e alla successiva aggressione a una dipendente di Trenord. ll tema delle infrastrutture e della sicurezza sono ancora una volta collegati. «Ci sono dei grossi problemi a Lecco e non solo: ne abbiamo registrati anche in Valtellina. Per chi non ha il biglietto – e sembra che per alcuni sia una questione sistematica - io sono per la tolleranza zero. Se facciamo finta di niente, l’illegalità chiama illegalità e ognuno si sente legittimato a fare ciò che vuole. Invece le regole devono essere rispettate da tutti. Bisogna parlarne con le forze di polizia, non è un problema che può essere gestito solo da Trenord. Famiglie, studenti, lavoratori e turisti hanno il diritto di viaggiare in una situazione di tranquillità».
Sertori nel primo mese dall’elezione in Regione sembra aver cambiato marcia nell’attenzione a questi temi da parte delle istituzioni. «Dobbiamo ammettere che ci sono problemi importanti, che non si risolveranno in pochi giorni, perché nessuno ha la bacchetta magica. Ma l’impegno è quotidiano ed è basato su un monitoraggio giornaliero. Portiamo le aspettative e le istanze del territorio in tutte le sedi dove c’è la possibilità di ottenere dei miglioramenti». C’è un altro aspetto cruciale, come emerso nei giorni di Pasqua e sottolineato dai turisti che hanno viaggiato su convogli in condizioni di incredibile affollamento e in un caso sono addirittura stati fatti scendere dalla polizia. Nei momenti di massiccia affluenza verso il lago di Como e la Valtellina il servizio necessita di un potenziamento. «Un’aspettativa condivisibile, da segnalare a Trenord. Purtroppo i nuovi e confortevoli Coradia sono meno capienti degli altri treni, che però non sono altrettanto moderni».
© RIPRODUZIONE RISERVATA