Cronaca / Sondrio e cintura
Sabato 29 Ottobre 2016
Sertori è sconvolto: «Non ha mai vissuto
una cosa del genere»
Il disastro sulla Super: l’ex presidente della Provincia era in auto a poche centinaia di metri dal luogo del disastro. «Non pensavo che potesse accadere nel nostro Paese».
Una situazione sconvolgente, inimmaginabile e soprattutto tragica. C’erano molti valtellinesi, ieri, sulla statale 36 nel momento del crollo. Alcuni si trovavano a pochi metri dal cavalcavia crollato. Anche Massimo Sertori, imprenditore ed ex presidente della Provincia di Sondrio, era in viaggio sulla 36. «La tragedia si è verificata a trecento, forse quattrocento metri dal punto in cui mi trovavo io. Mi sono fermato in colonna. All’inizio si è pensato a dei lavori, poi sono arrivati gli elicotteri ed è stato chiaro il significato dei rallentamenti. Sono rimasto sconcertato di fronte alla caduta di un ponte. È collassato completamente ed è finito sulla carreggiata mentre passavano le macchine».
Il traffico in quel momento era molto intenso. «Come sappiamo nel pomeriggio di venerdì, alle 17, moltissime persone sono in viaggio sulla strada dello Spluga. Siamo rimasti fermi per ore a fianco della statale 36. Ma in questo momento non si pensa tanto ai disagi, quanto alle persone coinvolte». La realtà, in certi momenti, è molto più drammatica della più triste immaginazione. «Ho quarantotto anni, non ho mai vissuto una situazione tanto sconvolgente. Assolutamente sconvolgente: ho sempre creduto che non potesse accadere, anche perché nel nostro Paese ci si dice che i controlli sono frequenti».
Pietro Illarietti, giornalista valtellinese specializzato nel settore del ciclismo, è arrivato ad Annone poco dopo il crollo. «Una sensazione tremenda, surreale - racconta -. Ci siamo trattenuti in ufficio a Milano per qualche minuto in più rispetto al previsto e mi sono sentito fortunato». Anche la politica ha preso la parola dopo l’incredibile e inaccettabile tragedia, verificatosi sulla strada che unisce la Valtellina a Milano.
L’attacco di Crosio
«Per la nostra viabilità non servono gli slogan, è la realtà dei fatti a confermare la più nefaste previsioni: quando non si investe in manutenzione, le infrastrutture crollano - è il commento del senatore leghista Jonny Crosio -. Risultato: una tragedia di cui non sono ancora note le dimensioni e un blocco stradale alla vigilia del ponte d’autunno più lungo. La statale 36 e la superstrada del lago necessitano di manutenzione, ma Anas ritiene sufficiente abbassare i limiti di velocità per garantire la sicurezza. Una presa in giro considerato quanto è accaduto nel pomeriggio ad Annone Brianza». Crosio va giù duro contro «la scelta del Governo di cancellare la legge obiettivo sostituendola con un sistema discrezionale che dirotta i finanziamenti dove fa più comodo a Renzi. Di fronte a questo disastro annunciato qualcuno dovrà assumersi le responsabilità dell’accaduto: ho appena parlato con il vice ministro alle Infrastrutture Riccardo Nencini, impegnato nelle zone terremotate, e presenterò un’interrogazione. In questo frangente serve una risposta chiara da parte del Governo».
Ecco le parole del senatore del Pd Mauro Del Barba. «Voglio esprimere tutta la mia vicinanza e il mio cordoglio alle famiglie coinvolte nella tragedia di questo pomeriggio lungo la 36. Ho sentito subito il ministero sollecitando interventi molto rapidi: mi hanno assicurato che sarà avviata un’apposita commissione per appurare la dinamica e le cause dell’incidente ed eventuali responsabilità. È importante che il prima possibile venga fatta chiarezza, con trasparenza totale, su quello che è successo».
Nessun commento
Nessun commento sulle parole dei colleghi. «Non intendo nemmeno commentare le parole di chi ha pensato, anche in questa situazione drammatica, di speculare vergognosamente su questioni che nulla hanno a che vedere con il Governo, prima ancora che siano chiare la dinamica e le cause dell’incidente», ha concluso Del Barba.
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