Sertori assessore. Confermate
tutte le deleghe. «Primo passo l’idroelettrico»

Giunta regionale Ieri mattina l’ufficializzazione.

Presentata ieri mattina la nuova giunta regionale, la Valtellina conferma la sua presenza a Milano.

Nessuna sorpresa per la provincia di Sondrio dall’ufficializzazione dei nomi della squadra che guiderà la Lombardia per i prossimi cinque anni insieme al presidente Attilio Fontana. La riunione di mercoledì sera a Roma con i rappresentanti dei partiti della coalizione vincente alle recenti urne non ha tradito le attese del territorio.

Come ampiamente preventivato, Massimo Sertori, l’assessore uscente, già presidente di palazzo Muzio, non solo resta saldamente anche nel nuovo esecutivo di Fontana, ma lo fa, caso raro della nuova giunta, con tutte le deleghe che già deteneva nello scorso mandato e con qualche competenza in più.

Le attribuzioni

Sarà ancora lui ad occuparsi di montagna, enti locali, rapporti con la Confederazione elvetica e risorse energetiche, oltre ai rapporti con le province autonome, la gestione degli invasi e delle utenze idriche e della rete sentieristica e dei rifugi alpini.

Una conferma che ha dunque il sapore della promozione a pieni voti. E d’altra parte il risultato della Lega in Valtellina, primo partito davanti a Fratelli d’Italia come accaduto soltanto a Como alle elezioni del 12 e 13 febbraio, è fondamentalmente frutto dell’impegno e della campagna elettorale di Sertori che ha battuto la Valle chilometro su chilometro raccontando e ricordando ciò che la Regione aveva fatto nei primi cinque anni di mandato e chiedendo il voto a favore del territorio.

Territorio che con l’ingresso di Sertori in giunta sarà rappresentato anche in consiglio regionale visto che la rinuncia al posto dell’assessore apre le porte alla collega di partito Silvana Snider con cui aveva fatto il ticket elettorale, esattamente come accadde cinque anni fa con Simona Pedrazzi.

«Ringrazio il presidente Attilio Fontana, il segretario Matteo Salvini e il segretario regionale Fabrizio Cecchetti per la fiducia che mi hanno rinnovato - il commento subito dopo la presentazione della squadra di Sertori che non nasconde il giusto orgoglio per la riconferma -. Continuerò a lavorare con impegno, concretezza e dedizione per migliorare il futuro dei cittadini lombardi e dei nostri bellissimi territori».

Giochi 2026

Tra cui la provincia di Sondrio che potrà continuare ad avere una voce autorevole in Regione anche in vista delle importanti sfide che attendono il territorio: dalle Olimpiadi 2026 (la cui delega, vista l’uscita di scena di Antonio Rossi che si occupava proprio dei grandi eventi, si è trattenuto il presidente Fontana) al delicatissimo tema del rinnovo delle concessioni idroelettriche, punto di snodo per tanta parte del futuro della Valtellina, fino alla gestione della questione idrica che con cambiamenti climatici e siccità diventa ogni giorno più urgente e dirimente. Sertori lo sa bene.

Priorità

«Continueremo con il lavoro svolto fin qui - assicura l’assessore - e con una particolare attenzione agli enti locali, ai Piccoli comuni, che sono complessivamente 1.502 in tutta la Lombardia, all’energia e all’idroelettrico, che rappresenta l’unica vera legge sull’autonomia portata a compimento nella scorsa legislatura. Ora occorre procedere con le nuove riassegnazioni delle concessioni delle derivazioni».

Cosa che in vent’anni, ha sempre ricordato Sertori, non è mai successo, pur in presenza di concessioni scadute da più di dieci anni, per le quali i concessionari hanno pagato solo parzialmente la proroga. Gli impianti in Lombardia producono complessivamente il 25% dell’idroelettrico italiano, di cui il 13% nella sola provincia di Sondrio dove sono concentrate la maggior parte delle 70 grandi derivazioni, 20 delle quali già scadute: sette di A2A, dieci di Edison, tre di Italgen, mentre scadranno nel 2029 quelle di Enel.

Non è difficile capire perché tra i primi impegni ricordati da Sertori ci sia proprio quello dell’idroelettrico.

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