Cronaca / Sondrio e cintura
Martedì 15 Novembre 2022
Senzatetto a Sondrio, il container fra una settimana
L’emergenza Si contano almeno otto persone in città che ancora non hanno un rifugio dove passare la notte - Ma c’è rischio che non bastino per tutti. «Il centro di prima accoglienza è sempre pieno, dovremo ampliarlo»
Una settimana, altri sette giorni senza un tetto sotto cui dormire: riaprirà lunedì prossimo il container inaugurato lo scorso inverno prima di Capodanno per dare accoglienza notturna, in via del tutto emergenziale, ai sempre più numerosi senzatetto presenti in città. Se ne contavano cinque nei giorni immediatamente a ridosso del Natale lo scorso anno, tre ad inizio 2022, la scorsa settimana erano almeno otto.
La conferma della data di apertura arriva direttamente dall’assessore comunale ai Sevizi sociali Lorenzo Grillo Della Berta che sta seguendo insieme agli uffici l’evolversi della situazione.
«Stiamo facendo il possibile - dice l’assessore -. La situazione non è facile. Il centro di prima accoglienza è sempre pieno (sette posti che possono arrivare ad un massimo di 10/11) e molte altre possibilità per ospitare chi ha bisogno non ne abbiamo. I pachistani che vanno e vengono stanno aggravando il quadro già delicato dell’accoglienza».
Nel container, una struttura monoblocco coibentata, camera da letto, un tavolo, bagno chimico esterno e videosorveglianza, che sarà gestito così come lo scorso anno dalla Croce rossa dovrebbero essere recuperati cinque posti letto, uno in più dell’anno scorso. «Speriamo di poter mettere subito a disposizione questi spazi - ancora Grillo Della Berta - sapendo che si tratta ancora di una soluzione temporanea, che prova cioè a rispondere all’emergenza, mentre stiamo portando avanti il progetto per l’ampliamento degli spazi del centro di prima accoglienza».
Il riferimento è al piano di rigenerazione urbana dell’area ex Enel, il cosiddetto programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare (Pinqua), che ha ottenuto 15 milioni di euro dal Piano nazionale di ripresa e resilienza e che, insieme a tutta una serie di funzioni sociali, prevede per la parte pubblica anche la realizzazione del nuovo centro di accoglienza notturna, denominato “CONcasa”, una sorta di ostello che avrà 15 posti e sarà affiancato a spazi che potranno accogliere, per le attività amministrative, anche le associazioni che lo gestiscono.
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