Cronaca / Sondrio e cintura
Giovedì 12 Gennaio 2017
Scuole più ricche coi buoni della spesa
Premiati 207 istituti
Diecimila euro alla Damiani di Morbegno. Tirelli: «Iperal è vicina alle esigenze del territorio». Oltre il 40% dei clienti ha partecipato al concorso».
Nel carrello della spesa piovono premi per gli studenti delle scuole di Valtellina e Valchiavenna: videoproiettori, computer, monitor, notebook, tablet e tanto altro ancora.
Ma a conquistare lo scettro, trionfando nell’iniziativa “La spesa che fa bene 2016 - Iperal per la scuola” è la Damiani di Morbegno, secondaria di primo grado - o scuola media, come in tanti ancora la chiamano - della Bassa Valle, che con oltre 10mila bollini raccolti - per l’esattezza 10.406 - si è guadagnata 10mila euro, primo premio da investire nell’acquisto di attrezzature o materiale per rendere più ricca la didattica in aula.
“Medaglia d’argento”, pari a 7.000 euro, alla scuola primaria di Colico, che di bollini ne ha raccolti 9.937. Mentre sul gradino più basso del podio si è piazzata la secondaria di primo grado Ungaretti di Darfo Boario Terme, in provincia di Brescia, che si è conquistata 5.000 euro, poiché di bollini ne ha “racimolati” 9.000 tondi tondi. In totale sono stati 250mila gli euro, che il gruppo Iperal ha distribuito in 207 scuole pubbliche e paritarie, primarie e secondarie di primo grado, che hanno partecipato alla “sfida”.
«Iperal è da sempre attenta alle esigenze dei territori in cui opera e quest’anno la nostra storica iniziativa “La spesa che fa bene” - ha detto il presidente Antonio Tirelli a bilancio dell’edizione 2016 - ha voluto dedicare un’attenzione particolare al mondo della scuola. Sono molto felice per la grandissima partecipazione dei tanti clienti, che ci hanno fatto capire con le loro preferenze dove indirizzare il nostro supporto».
E i numeri gli danno ragione: quasi 400mila sono stati i tagliandi dell’iniziativa, raccolti dai tanti clienti che hanno così deciso di premiare la partecipazione delle oltre 200 scuole.
Assolutamente semplice il meccanismo del concorso: ad ogni spesa fatta dal 20 ottobre al 16 novembre scorsi, ciascun cliente ha ricevuto un “bollino scuola” da consegnare al proprio istituto di riferimento. Le scuole, dopo essersi candidate sul sito web di Iperal, hanno iniziato la raccolta dei bollini in una vera e propria gara sostenuta dal supporto di decine di migliaia di clienti. Basti dire che oltre il 40% dei clienti del periodo ha deciso di partecipare attivamente, depositando i propri bollini nelle urne dedicate.
Alle spalle della media di Darfo, al quarto posto, si è piazzata la primaria Casenda di Samolaco, tallonata dalla primaria Giulio Spini di via Ambrosetti a Morbegno. Rispettivamente sesta e settima in classifica la primaria consortile di Artogne nel Bresciano e l’Anna Vertue Gentile di Dongo.
Nelle prime dieci anche le elementari di Delebio e Sondalo, all’ottavo e nono posto, infine quella di Civate. Tutte scuole, queste, a cui vanno in premio duemila euro, cifra che è stata vinta anche dalle scuole piazzatesi entro la trentesima posizione della classifica.
Ma fino all’ultimo, tutti gli istituti che hanno aderito, beneficeranno almeno di un premio di “consolazione” dal valore di mille euro, come si può evincere dalla classifica pubblicata online all’indirizzo www.iperal.it nella sezione “La spesa che fa bene per la scuola”, che si inserisce nell’ambito del progetto pluriennale “Iperal – La spesa che fa bene”, che dal 2008 fa sentire la vicinanza dell’azienda valtellinese a progetti concreti di sostegno a diverse realtà e associazioni.
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