Cronaca / Sondrio e cintura
Domenica 25 Ottobre 2015
Scuola, in arrivo altri 166 docenti. Ma solo sulla carta
Resa nota la ripartizione per province. Ma le incognite non mancano: dall’entrata in servizio all’effettiva presenza di chi è stato immesso in ruolo .
Nuovi insegnanti in arrivo nelle scuole di Valtellina e di Valchiavenna, ma per ora restano sulla carta: sono 166 tra scuola primaria, medie e superiori i docenti immessi in ruolo sul cosiddetto organico potenziato - o fase C del piano straordinario di assunzioni -, introdotto dalla legge 107/2015, meglio conosciuta come riforma della “Buona scuola” del governo Renzi.
Il dato arriva dall’ufficio scolastico regionale della Lombardia che ieri ha reso nota la ripartizione per province della dotazione organica aggiuntiva, che su base regionale è pari a 7.008 posti comuni e 1.023 posti di sostegno.
In ambito provinciale, la parte del leone la fa la scuola primaria con 68 maestri e maestre aggiuntivi; per quanto riguarda i posti di sostegno, nove sono stati assegnati alla primaria, quattro alle medie e sette alle superiori.
I restanti 78 neoimmessi in ruolo se li spartiscono, secondo le singole classi di concorso – cioè docenti delle singole discipline insegnate nei due diversi gradi di scuole -, medie e superiori.
Resta da capire però - «dettaglio non trascurabile», sottolineano le organizzazioni sindacali del comparto scuola locale -, «quando effettivamente entreranno in servizio e saranno immesse in ruolo queste 166 nuove forze lavoro, ma soprattutto se risponderanno alle esigenze manifestate dalle singole istituzioni scolastiche».
Per comprendere l’osservazione sollevata dai sindacati, va innanzitutto chiarito cos’è l’organico potenziato: la legge della “Buona scuola” ha previsto tale organico, finalizzato sostanzialmente alla programmazione di interventi mirati al miglioramento dell’offerta formativa e al raggiungimento degli obiettivi formativi individuati come prioritari dalle scuole. In altre parole, docenti in più, da utilizzare all’occorrenza, anche per coprire le supplenze.
«Per stabilire se questi docenti risponderanno alle richieste dei dirigenti – entra nel dettaglio il segretario generale della Cisl Scuola Cesare Peroni – bisogna vedere come saranno ripartiti sulle singole scuole. Faccio un esempio concreto: dei 68 assegnati alla primaria si dovrà vedere quanti rimanendo su Sondrio città andranno ai tre istituti comprensivi».
Altro nodo da sciogliere, secondo Peroni, riguarda l’effettiva presenza sul posto dei neo immessi in ruolo: «Se uno di questi docenti ha nel frattempo preso servizio con contratto a tempo determinato in altra provincia e altra scuola, entrerà a far parte dell’organico potenziato della scuola cui è stato assegnato solo da luglio 2016».
Ciò significa che l’istituto assegnatario potrà sì vantare un docente in più, ma fino alla prossima estate solo sulla carta.
Infine la tempistica dell’immissione in ruolo: «Non si ancora quando prenderanno servizio. Da fonti sindacali si è saputo che la Lombardia, rispetto ad altre realtà, è quella che si trova in questa fase C più avanti. Ma le immissioni in ruolo avverranno solo quando tutte le regioni avranno terminato questa operazione, il che dovrebbe avvenire entro la fine di novembre».
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