Cronaca / Sondrio e cintura
Martedì 26 Novembre 2024
Sconfiggere la violenza di genere educando alla gestione delle finanze
Gestione finanziaria e violenza sulle donne, due aspetti che - purtroppo - sono più collegati di quanto non si possa pensare. È emerso con chiarezza tutto ciò nella seconda edizione di “Regina di Denari”, progetto di educazione finanziaria rivolto ai centri antiviolenza, che ha fatto tappa a Sondrio lo scorso sabato per la fase conclusiva.
Promosso dalle segreterie e dai Coordinamenti donne e politiche di parità di genere di First Cisl, Fisac Cgil e Uilca Lombardia, nonché patrocinato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze in occasione del Mese dell’educazione finanziaria, «“Regina di Denari” nasce con un obiettivo ambizioso e necessario: offrire strumenti concreti per affrancarsi dalla violenza economica, una forma di abuso che spesso intrappola le donne in situazioni di dipendenza e vulnerabilità», spiegano le organizzatrici. «I dati Istat parlano chiaro: una donna su tre non dispone di un conto corrente e questa mancanza di autonomia finanziaria rappresenta un ostacolo cruciale per uscire da dinamiche di violenza».
Ed è proprio a partire da questa consapevolezza che First Cisl ha scelto, nel 2023, «di portare il proprio impegno nell’educazione finanziaria nei centri antiviolenza, dando vita a un percorso che in due anni ha toccato città come Milano, Bergamo, Brescia, Lodi, Vigevano, Monza e, infine, Sondrio». L’incontro della scorsa settimana rappresenta «un progetto umano, prima ancora che formativo», come hanno avuto modo di ribadire le formatrici, Paola Bottazzi e Valeria Siniscalchi per First Cisl e Sara Ferrari di Fisac Cgil, emozionate per quel “Grazie a voi per essere state qua” espresso a più riprese dalle corsiste. Realizzato in collaborazione con l’associazione “Il Coraggio di Frida”, l’appuntamento «ha visto la partecipazione di donne nigeriane, tunisine e senegalesi, vittime di tratta. Le difficoltà linguistiche, affrontate grazie al prezioso supporto delle traduttrici, non hanno impedito alle formatrici di approfondire con sensibilità ed efficacia temi fondamentali, offrendo strumenti concreti per la consapevolezza economica e l’autonomia».
Come è successo in ogni incontro, così anche a Sondrio «le storie delle partecipanti hanno toccato corde profonde: donne vittime di abusi fisici, psicologici ed economici, provenienti da contesti diversi, ma accomunate dalla voglia di riscatto. Lo dimostravano gli sguardi, attenti e desiderosi, e le parole sincere, pronunciate con timore ma anche con speranza». Il successo di “Regina di Denari” è merito soprattutto delle formatrici, che hanno saputo plasmare contenuti e metodi sulla base delle esigenze di ogni gruppo, creando un ambiente accogliente e inclusivo. «Ogni donna che ha partecipato - aggiungono in proposito - ha portato con sé una storia di dolore, ma anche di resilienza». In questo modo, “Regina di Denari” è diventato «non solo un progetto formativo, ma un percorso di rinascita. È il luogo in cui donne di ogni età, provenienza e cultura possono ritrovare la consapevolezza di sé, la fiducia nel futuro e la capacità di guardare avanti, oltre le ferite del passato». Ed è così che, «con le parole, con i gesti, con la forza di una comunità che sostiene e non giudica, “Regina di Denari” si conferma come un faro di speranza, perché l’autonomia economica è il primo passo per riconquistare la libertà».
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