Cronaca / Sondrio e cintura
Domenica 15 Novembre 2020
Scivola sul Monte Foppa
Muore runner di 34 anni
Simone Massetti, di Sondrio, 34 anni, appassionato di corsa in montagna, era salito con un amico. Si stavano allenando. L’incidente mentre si trovavano sulla cresta: l’uomo è volato di sotto per 200 metri
Simone (Sixburton) Massetti, 34 anni, runner di Sondrio, è tragicamente deceduto durante una traversata in quota in alta Val di Togno, sullo spartiacque con la Valmalenco.
Erano circa le 15 quando è scattato l’allarme. A lanciarlo l’appassionato di corsa in montagna che aveva intrapreso l’allenamento con Simone, partendo, al mattino, da Arquino, frazione di Sondrio, per compiere la salita al Monte Foppa, in territorio di Spriana, e, da lì, prendere per la Val di Togno, ridiscendere ai Campelli, e rientrare al punto di partenza, dove, i giovani, avevano lasciato l’auto.
Però, purtroppo, quella che doveva essere un’escursione in quota, in mezzo alla natura selvaggia ed incontaminata, si è trasformata in tragedia. Verificatasi proprio mentre i runner stavano percorrendo la cresta del Monte Palino. Il terreno particolarmente scosceso, in quel tratto, e la presenza di erba secca, deve aver facilitato lo scivolamento a valle di Simone Massetti, che è ruzzolato lungo il versante compiendo un volo di almeno 200 metri, che ne ha provocato la morte sul colpo. Appena giunti sul luogo dell’incidente, gli uomini del Soccorso alpino della Guardia di finanza e i colleghi del Soccorso alpino VII delegazione Valtellina e Valchiavenna di Sondrio, hanno capito subito che purtroppo non c’era più nulla da fare. Si trattava di recuperare la salma, issarla sull’elicottero, e trasportarla a valle. Sul luogo si sono portati due elicotteri, EliBergamo ed EliComo, e ad effetture il recupero della salma, una volta ottenuta l’autorizzazione del magistrato di turno, è stato l’equipaggio di EliComo. Indenne, seppure molto scosso, il giovane che accompagnava Simone Massetti, riportato a valle in elicottero.
«Mi spiace molto per quanto accaduto - dice Andrea Marzi, ingegnere, di Sondrio, e appassionato di montagna -, anche perché, poco prima delle 10, mentre scendevo dal Foppa, ho incontrato due giovani che salivano. Ci siamo incrociati a quota 1.600, in località Prato, avevano due zainetti in spalla, e mi hanno chiesto come fossero le condizioni del terreno nella parte alta. Ero appena stato in cima, a 2.460, metri dove c’è la Croce, ed ho detto loro che neve non ce n’era, però di fare attenzione, perchè il terreno era un po’ scivoloso».
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