
Cronaca / Sondrio e cintura
Sabato 08 Settembre 2018
Scialpinismo a cinque cerchi
Albosaggia crede al sogno
Massima compattezza e disponibilità in paese per ospitare le garedelle Olimpiadi 2026.
In attesa di sapere se le tre località italiane candidate insieme (Cortina, Torino e Milano con un posto in prima fila per la Valtellina), la spunteranno nell’aggiudicazione dei Giochi olimpici invernali del 2026, l’amministrazione comunale di Albosaggia che si è fatta avanti già nelle scorse settimane per ospitare le gare di scialpinismo, che faranno il loro debutto come disciplina olimpica proprio in quell’occasione, ha ricevuto la disponibilità di numerose componenti del paese per la messa a punto di iniziative specifiche. «Una sottoscrizione pressoché corale dell’ambizioso progetto avanzato al Coni e alle istituzioni - commenta il sindaco Graziano Murada - un segnale incoraggiante in vista di questo e di altri traguardi tanto ambiziosi quanto impegnativi; senza la condivisione di cittadini, associazioni, sportivi stessi della nostra comunità - idee così audaci non avrebbero nessuna possibilità di concretizzarsi».
Ad aggiungersi a questo, la risposta giunta in questi giorni direttamente dal presidente del Coni, Giovanni Malagò. «Caro sindaco - si legge nella missiva -, come saprai il 1 agosto il Consiglio nazionale del Coni ha deliberato una proposta comune di candidatura italiana sulla base del lavoro fatto dalla commissione tecnica di valutazione. Il percorso di candidatura, che prevede ora ulteriori passaggi istituzionali, è ancora nella fase di dialogo con il Cio che condividerà a sua volta le sue note in merito. Ti ringrazio dunque per la disponibilità e l’entusiasmo per questo progetto, sarà nostra cura tener presente la tua analisi qualora si aprissero nuovi scenari». Lettera dalla quale secondo Murada traspare il vivo interesse del Comitato olimpico nazionale italiano per la disponibilità e la proposta avanzata da Albosaggia grazie ad una precisa volontà manifestata congiuntamente da Comune e Polisportiva Albosaggia.
«Siamo una realtà sportiva per eccellenza da molti decenni e ciò ci viene riconosciuto all’unanimità - conclude Murada - se le Olimpiadi 2026 arriveranno davvero sulle nostre Alpi, non ci lasceremo sfuggire questa grande occasione, certi di avere l’esperienza e le capacità per far conoscere il meglio della nostra identità al mondo intero».
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