Scaramellini: «Chieste proposte concrete a Rfi e Trenord per migliorare il servizio»

Si è riunito il tavolo di lavoro provinciale sui trasporti. Ipotesi riduzione delle corse per avere treni più puntuali

I disservizi che si verificano in corrispondenza di alcuni passaggi a livello non sono ascrivibili sempre a problemi legati alle ferrovie, ma anche ad utilizzi non conformi da parte degli utenti della strada. É quanto emerso dalla prima riunione in Prefettura del tavolo tecnico di monitoraggio e coordinamento dei trasporti voluto dal prefetto Anna Pavone all’indomani del suo insediamento.

Venerdì la riunione con tutti gli attori coinvolti che si rinnoverà ogni quindici giorni e cui parteciperanno, d’ora innanzi, anche i rappresentanti di Regione Lombardia e dell’Agenzia per il trasporto pubblico locale con la finalità di valute l’opportunità di ottimizzare sia il numero sia la tipologia delle corse ferroviarie e di implementare eventualmente il servizio autobus di linea.

A Rfi e a Trenord è stato chiesto di produrre una casistica aggiornata dei guasti e malfunzionamenti sulle linee Colico-Tirano e Colico-Chiavenna e di produrre uno studio su ciò che si intende fare in chiave risolutiva o di mitigazione dei danni. E.Del.

«La riunione è stata guidata con molta concretezza dal Prefetto - ha sottolineato il primo cittadino del capoluogo, Marco Scaramellini -. Rfi e Trenord hanno portato sempre le stesse motivazioni per i disagi e i disservizi, la cui frequenza è incredibilmente alta. Per questo è stato chiesto un resoconto dei guasti più frequenti affinché Rfi e Trenord facciano sintesi. Vanno bene i disagi quando ci sono i lavori e devo dire che quasi il servizio era migliore e più puntuale con il fermo della linea ferroviaria, però, come detto, abbiamo già sentito mille volte le motivazioni e le giustificazioni per i disservizi. Per questo è stato chiesto a Trenord e Rfi di proporre correttivi adeguati e arrivare alla prossima riunione, tra due settimane, con proposte concrete al netto dei lavori di miglioria già previsti».

Per la verità alcune idee sono già state avanzate nel corso della riunione: «Ci è stato chiesto di valutare, visto che spesso i ritardi vengono causati dall’incrocio di troppi treni su una linea a binario unico - ha proseguito Scaramellini - cosa succederebbe nell’ipotesi di riduzione delle corse. Se, ad esempio, con un treno in meno all’ora gli altri fossero più puntuali, allora si potrà fare una valutazione in tal senso».

Altro problema spinoso, quello dei passaggi a livello: «I sistemi sono troppo sofisticati - ha incalzato ancora Scaramellini - tanto che io, provocatoriamente, ho invocato la reintroduzione dei casellanti». Gi.Mai.

© RIPRODUZIONE RISERVATA