Cronaca / Sondrio e cintura
Giovedì 28 Aprile 2016
«Robertino e l’amore per le sue montagne
Lui è pieno d’energia»
L’elicottero ieri non si è potuto alzare in quota. Le parole del suo datore di lavoro, Corrado Fabi. «Aspettiamo notizie, non ci rassegniamo ancora»,
Troppo forte, il vento, anche ieri, per permettere all’elicottero del 118 di alzarsi in volo e perlustrare la zona a cavallo fra la Sassa di Fora, in Valmalenco, la Val Fex e la Val Fedoz, in Engadina, dove si teme possa essersi portato Roberto Dioli, 27 anni, di Caspoggio, disperso in montagna da mercoledì della scorsa settimana.
«È un grosso dispiacere, per tutti noi, non avere notizie di “Robertino” - afferma Corrado Fabi, titolare della Imi Fabi spa della quale Roberto Dioli era dipendente -. Per noi era ed è, perché la speranza è sempre l’ultima a morire, “Robertino”, perchè è venuto a lavorare in azienda a soli 18 anni, col motorino, e faceva una certa tenerezza. E anche adesso, nonostante fosse un po’ più cresciutello aveva sempre la stessa semplicità, sempre sorridente e rispettoso con tutti i colleghi. Abbiamo un grande vuoto nel cuore, non sapendolo con noi, al suo posto di lavoro, di turnista, operaio specializzato nella struttura di Torre di Santa Maria».
Struttura che, appena terminato il turno, lasciava per portarsi in quota con gli sci, in inverno, o per effettuare camminate e arrampicate in estate. «Lui era una cosa sola con la montagna - insiste Fabi -, un ragazzo semplice con questa sconfinata passione. D’altronde di un ragazzo giovane stiamo parlando, pieno di energia, con l’adrenalina nel sangue, e dedito a un lavoro che, ormai, è parecchio automatizzato, per cui in fabbrica non si fa più la fatica di un tempo. A quel punto, a fine turno, l’ascesa in quota e la discesa con gli sci, ci può stare. Noi non vogliamo, né vorremmo, parlarne al passato, perché, chi lo sa, anche se è passata una settimana dalla scomparsa, non si può escludere niente, però, se veramente gli fosse successo qualcosa in montagna, allora ci piace fissare nella nostra mente questa immagine, di lui, mentre scia, felice, lungo il pendio della montagna, col suo bellissimo sorriso».
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