Cronaca / Sondrio e cintura
Domenica 07 Novembre 2021
Ritardi e burocrazia
Manca l’allacciamento
bocciodromo al freddo
Il caso Frequentatori con cappotti, cappelli e sciarpe
Al freddo da quando le temperature con il comparire della neve in quota hanno cominciato a scendere, dovranno continuare a indossare cappotti, cappelli e sciarpe ancora per qualche giorno i frequentatori del bocciodromo di Sondrio. O, in alternativa, rinunciare al loro momento di svago, soprattutto serale, nella struttura di via Torelli.
Burocrazia
E’ andata per le lunghe, oltre l’estate, la sostituzione della caldaia a gasolio con quella nuova a metano, intervento compreso nel cosiddetto Bando delle periferie che, per l’ampliamento della struttura e l’adeguamento dell’impianto vede il cofinanziamento tra lo Stato e la società “Bocciodromo” (180mila euro a carico del privato sui 274mila complessivamente previsti, di cui 94mila per la centrale termica), con il Comune di Sondrio a fare da stazione appaltante.
I lavori per l’adeguamento della centrale termica e dell’impianto termico sono stati affidati da palazzo Pretorio il 19 luglio di quest’anno, mentre quelli per l’allacciamento alla rete del gas risalgono al 22 ottobre scorso. Senza la necessaria convenzione per l’attivazione della fornitura però a cui gli uffici comunali hanno dato il via libera con apposita determina soltanto giovedì scorso, 4 novembre.
Il risultato è che negli ultimi giorni gli appassionati delle bocce e i frequentatori del bar di via Torelli, in genere non proprio ragazzini alle prime armi, sono stati costretti a rimanersene ben coperti, infagottati da cappotti e sciarpe. Almeno i più coraggiosi o meno freddolosi perché, in realtà, gli avventori nelle ultime serate, dicono gli irriducibili, sono stati davvero pochi.
Soluzione
Ormai però dovrebbe essere soltanto una questione di giorni. «I lavori sono finiti - conferma l’assessore comunale ai Lavori pubblici, Andrea Massera -. L’allacciamento è previsto per la settimana prossima, per il prossimo fine settimana l’impianto dovrebbe finalmente essere in funzione».
A determinare il “vuoto” nel passaggio dalla caldaia a gasolio a quella a metano, manco a dirlo, sono stati i problemi legati all’approvvigionamento dei materiali e delle attrezzature necessarie. Un leitmotiv che ha accompagnato pressoché tutti i cantieri pubblici e privati. A spiegarlo è ancora Massera che tiene però a precisare come, da un punto di vista formale, sull’intervento il Comune è soltanto stazione appaltante «in quanto - dice - è uno degli interventi dei partner privati del Bando periferie». «I ritardi negli approvvigionamenti - spiega ancora Massera - hanno impedito di procedere con l’intervento, come invece era in programma, quest’estate. Appena i materiali sono stati disponibili si è proceduto con i lavori e con le pratiche di attivazione della fornitura gas. Purtroppo sulle tempistiche delle procedure burocratiche, che sono definite dall’Authority (Arera, in questo caso) non abbiamo possibilità di intervento. Detto questo - conclude Massera - non sono tempi burocratici lunghissimi e abbiamo avuto conferma dell’attivazione della fornitura per la prossima settimana».
A fornire il gas naturale al bocciodromo per dodici mesi dall’attivazione, sarà la società Hera comm di Imola con cui Consip ha stipulato apposita convenzione.
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