Rimosso il treno rimasto bloccato
dopo l’incidente in stazione a Sondrio

Ci sono volute due notti di lavoro, ma è stato finalmente rimosso il treno rimasto bloccato poco prima del cavalcavia di via Carducci dopo l’incidente avvenuto in stazione a Sondrio prima dell’alba di giovedì 7 novembre, quando il convoglio che era in manovra a velocità ridotta verso il binario 2, da cui avrebbe effettuato servizio commerciale, per cause in corso di accertamento è stato indirizzato su un binario tronco; e ha sfondato il paraurti ferroviario.

Un’operazione particolarmente complessa, che ha visto il personale specializzato di Rfi al lavoro per due notti consecutive. Prima i tecnici hanno sganciato la locomotiva dalla linea elettrica e rimosso la componentistica non essenziale per il trasporto. La notte successiva, con l’ausilio di due autogru, si è provveduto a sollevare la motrice. A quel punto, una volta che è stata staccato dal resto del convoglio, il vagone di testa è stato sollevato e caricato su un mezzo per il trasporto eccezionale.

E’ stato quindi portato in un deposito nei pressi della stazione ferroviaria di Berbenno di Valtellina, dove ora verrà smontato per poter poi essere trasportato fino a Milano, nei depositi di Trenord, per le dovute riparazioni. Impossibile, infatti, condurre la locomotiva, del peso di circa 57 tonnellata, tutta intera sul bilico fino a Milano, poiché non passerebbe attraverso le gallerie della statale 36 per via delle dimensioni del trasporto speciale. Ora si attende di capire se anche altre carrozze del treno siano rimaste danneggiate al punto da dover subire, nei prossimi giorni, lo stesso trattamento.

L’incidente ferroviario che si è verificato dieci giorni fa ricorda quello avvenuto ormai 17 anni fa, nell’agosto del 2007, praticamente nello stesso punto. E proprio a seguito di quel primo sinistro erano state prese le precauzioni che poi, 17 anni dopo, hanno evitato ben più gravi ripercussioni. Nell’agosto dl 2017, infatti, il convoglio era andato oltre il paraurti ferroviario ed era rimasto sospeso a metà sul muro che divide la ferrovia dalla strada, poco prima del cavalcavia di via Carducci. Dopo quell’episodio, Rete ferroviaria italiana ha sostituito il vecchio paraurti in ferro con un blocco di cemento. Ed è stato proprio questo a bloccare la corsa del treno giovedì scorso.

E in entrambi i casi, fortunatamente, non si sono registrati feriti gravi, nell’ultimo episodio solo il macchinista, un uomo di 34 anni, è stato portato in ambulanza in Pronto soccorso a Sondrio per accertamenti, in codice verde. Fortunatamente le sue condizioni di salute non si sono mai rivelate preoccupanti. Decisamente più serie, invece, le conseguenze sulla circolazione ferroviaria giovedì della scorsa settimana, con ripercussioni fino alla serata.

© RIPRODUZIONE RISERVATA