Cronaca / Sondrio e cintura
Venerdì 06 Aprile 2018
Riduzione del ticket sanitario
«Primo intervento in Regione»
Seduta iniziale della giunta, si amplia anche il numero delle famiglie che potranno beneficiare dei nidi gratis
Riduzione del ticket sanitario e ampliamento del numero delle famiglie che potranno beneficiare dei nidi gratis: sono queste le principali delibere approvate nella prima seduta della giunta lombarda presieduta da Attilio Fontana della quale fa parte Massimo Sertori, nominato pochi giorni fa assessore alla montagna della Regione Lombardia. Il primo provvedimento è «una misura importante che riduce del 50% il ticket che deve essere versato per ogni prestazione, con un ticket massimo che passa dai 30 ai 15 euro. Una misura che va nella direzione di rendere sempre più lieve il già leggero peso fiscale della nostra Regione», ha spiegato Fontana durante la conferenza stampa del dopo giunta. «Il secondo provvedimento approvato - ha aggiunto il neo governatore leghista - riguarda l’ampliamento della platea delle famiglie che potranno beneficiare dei nidi gratis, esteso a circa 1200 nuclei familiari. Abbiamo fatto una apposita variazione di bilancio. Lo avevo detto in campagna elettorale - ha concluso – e questa è una delibera che non ha un significato solo sociale ma soprattutto emblematico perché va nella direzione di rendere più agevole la vita delle famiglie».
Presentata anche a un’informativa in giunta in cui è stato deciso di anticipare la riunione del Comitato che segue le problematiche legate alla sicurezza sui posti di lavoro, a ridosso della tragedia di Treviglio, e ribadita la volontà della Regione di investire ancora di più sulla prevenzione.
«Il governo centrale, con la sua impugnativa alla nostra prima delibera del dicembre 2016 ci ha fatto perdere un anno, ma fortunatamente ora possiamo finalmente consentire a oltre un milione e mezzo di cittadini lombardi di usufruire del dimezzamento del ticket sanitario regionale che passerà da un massimo di 30 a un massimo di 15 euro - ha spiegato l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera -. Con questa misura saranno 90 i milioni che Regione Lombardia investe per esenzioni aggiuntive nei confronti dei cittadini lombardi, in attesa di poter eliminare definitivamente il ticket regionale».
Di tutt’altro avviso l’opposizione di centrosinistra.La comunicazione della giunta Fontana, spiega, «è ingannevole nei confronti dei cittadini e su questo eredita lo stile di Maroni - lo ha dichiarato il capogruppo del Pd in consiglio regionale Fabio Pizzul -. Il taglio del superticket, che era già stato annunciato per il primo marzo, dovrà ora passare all’esame della commissione sanità e questo richiederà ancora alcune settimane. Dopodiché non ci sarà alcun dimezzamento, semplicemente gli esami non costeranno più fino a 66 euro ma fino a 51, mentre tutti quelli sotto quella cifra rimarranno invariati. La Regione, teoricamente, potrà incassare 20 milioni in meno l’anno rispetto ai centoventi che incassa oggi, e lo potrà fare solo perché da anni i lombardi, a differenza dei cittadini di altre regioni, pagano già 260 milioni di euro per i ticket sui farmaci».
Insomma, ben venga il taglio, «ma senza trionfalismi» commenta Pizzul in un a nota, anticipando che «quando la proposta della giunta arriverà in commissione proporremo di esentare dal superticket i redditi fino a 30mila euro e di modularli per fasce di reddito, perché questa sarebbe vera equità».
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