Riaperta al traffico la strada comunale per Chiareggio

Tiziano Rama, responsabile della Polizia locale della Valmalenco, ha emesso l’ordinanza di riapertura al traffico veicolare del tracciato comunale che da Sabbionaccio porta a Chiareggio. La strada è rimasta chiusa dopo le nevicate di inizio anno per il pericolo di valanghe

Chiareggio

La strada comunale per Chiareggio è percorribile in tutta tranquillità, per la gioia dei tanti che vanno chiedendo informazioni da giorni sui gruppi social della Valmalenco.

Venerdì mattina, Tiziano Rama, responsabile della Polizia locale della Valmalenco, ha emesso l’ordinanza di riapertura al traffico veicolare del tracciato comunale che da Sabbionaccio porta a Chiareggio del tutto sgombro dalla neve, salvo dei piccoli tratti in cui un residuo di patina può essere rimasto che sono stati, però, cosparsi da sabbia. Per cui, gli appassionati dell’alta quota malenca e di questa perla di Chiesa, che è Chiareggio, possono tranquillamente raggiungerla in auto, immergendosi dentro panorami fiabeschi, fra montagne e prati ancora imbiancati, ma quanto basta per dare un tocco invernale alla località e nulla più.

Perché quest’anno la neve non l’ha fatta da padrona ai 1600 metri di Chiareggio. Anzi, come assicurano i gerenti il ristorante “Ai Portoni”, aperti per tutto l’inverno, salvo rare chiusure al martedì «abbiamo avuto persino tre giorni consecutivi di pioggia, ma di neve, l’inverno è stato avaro - dicono -. Basti dire che non abbiamo mai usato neanche la motoslitta per scendere a Sabbionaccio a prendere i clienti desiderosi di pranzare da noi. Siamo sempre scesi con la jeep, oppure ci hanno raggiunto loro a piedi. Un inverno davvero insolito».

La strada è rimasta chiusa lo stesso dopo le nevicate di inizio anno per il pericolo di valanghe che, dal Nevasco, sono solite scendere a valle. Questo perché la prudenza non è mai troppa e anche se non ci sono grossi accumuli nevosi, quel poco può bastare a creare problemi, però, l’inverno ad oggi è stato anomalo a quelle quote. E, ora, i titolari degli esercizi pubblici della zona sono pronti ad accoglier turisti e visitatori.

Il ristorante “Ai Portoni” di Elena Negrini e Fulvio Schenatti è, come lo è stato per tutto l’inverno, sempre aperto per il pranzo, mentre alla sera solo nei fine settimana, così come sono aperti nei fine settimana, per ora, gli alberghi ristorante Il Gembro, Tana del grillo e Pian del lupo. Non è ancora partita la stagione per il Chiareggio, che riaprirà a maggio, e per il Genziana, che di solito apre in tarda primavera-estate. E l’auspicio è che anche questa struttura storica, risalente al 1950, riapra i battenti, perché già la scorsa estate aveva faticato anche se, poi, l’amore per Chiareggio e per l’attività aveva prevalso nel suo patron e chef Pietro Lenatti.

Dall’altro capo della valle, invece, verso Franscia di Lanzada, la strada è sempre rimasta aperta ed è del tutto percorribile, mentre per recarsi da Franscia a Campo Moro occorre essere dotati di gomme da neve con catene a bordo, perché possono capitare tratti ghiacciati o innevati per l’arrivo di precipitazioni magari breve, ma intende. Aperti i rifugi Zoia, Ca’ Runcasc e Cristina e aperti gli alberghi-ristorante Fior di roccia e Edelweiss di Franscia. Aprirà invece da maggio il rifugio Bignami, che si trova sul sentiero per il Fellaria.

© RIPRODUZIONE RISERVATA