
Cronaca / Sondrio e cintura
Lunedì 03 Giugno 2019
«Repubblica, che bel compleanno»
In piazza Campello a Sondrio. Fanfara, onorificenze, discorsi e il ruolo importante avuto dalle scolaresche della provincia. Un vessillo tricolore, di una quarantina di metri, è stato calato lungo tutta la torre ligariana da due vigili del fuoco.
Entrando a passo sostenuto, suonando “La Corsa”, 19 bersaglieri della Fanfara di Morbegno, col capofanfara Giovanni Rumi, sono entrati in piazza Campello alle 10,30 dando la “stura” alle celebrazioni sondriesi del 73° anniversario della Repubblica.
Affollati i lati nord e sud di curiosi, picchetto armato schierato, “37” coccarde tricolori (“coccolate” da Nello Colombo) della Credaro, Pio XII e Quadrio, anche gli alunni dell’IV Retici Media Torelli con la dirigente Raffaella Giana e i loro nastrini verde-bianco-rosso; tante (nuove) “fasce tricolori”, un po’ di mezzi di vigili del fuoco, Croce rossa, forze dell’ordine, sono cominciate a scorrere le emozioni, scandite dalla tromba del brigadiere Massimo Ciaponi dei carabinieri di Sondrio. Alzabandiera (con l’inno di Mameli suonato dai bersaglieri e poi da loro cantato), il messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Quindi, mentre il tricolore sventolava su piazza Campello, alcune riflessioni di studenti e poi sul tema dei diritti e della sicurezza ha preso la parola il dottor Christian Cabello con la 5a H del Mattei di Sondrio, composta dai compagni di classe di Daniele Bertolini (ragazzo scomparso a 18 anni per un terribile incidente stradale). La vice presidente Anmic (Associazione nazionale mutilati invalidi civili), Carla Cattone, ha premiato (in contemporanea con l’Anmic a Bergamo) studenti e istituti Donegani, Piazzi, Pinchetti e De Simoni, già vincitori del concorso “La sicurezza è vita”, relativa alla campagna di sensibilizzazione “Accendi… la testa poi inizia a guidare”, «per riflettere - ha detto Carla Cattone - sulla necessità di affrontare questo importante tema in modo collaborativo… con l’auspicio che ispirino questi giovani studenti ad agire sempre con il massimo rispetto per la vita loro e delle altre persone».
È seguita la consegna delle onorificenze dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: nuovo commendatore Claudio Gala; ufficiale Roberto Corona; cavaliere: Graziano Bassi, Mauro Boccardi, Nadia Bonomi, Vittorio Mainetti, Fausto Giugni, Claudio Marcassoli, don Valerio Modenesi, Mario Poletti, Davide Ravanetti, Umberto Colli, Claudio Franchetti. La lettura delle motivazioni è stata a cura di Alessandro Tarchini dell’It De Simoni-Quadrio e di Giulia Parolo della Cri di Sondrio.
A questo punto un vessillo tricolore, di una quarantina di metri, è stato calato lungo tutta la torre ligariana da due vigili del fuoco, con le “37” coccarde a cantare Mameli e a recitare, poi, due poesie con due studentesse di quarta: Chiara («speriamo di raccoglierci tutti sotto un’unica bandiera») e Teresa («dobbiamo unirci, amarci e stare assieme), con le maestre alle quali brillavano gli occhi. Poi, piume al vento e fiato alle trombe, i bersaglieri, sempre di corsa (com’è nel loro Dna), hanno “calato” il sipario. Speaker Bruno Ciapponi Landi: «Quest’anno si è voluto coinvolgere i giovani anche come primi attori, facendoli intervenire e ricoprire dei ruoli». Gianluca Marconi, responsabile Areu: «Abbiamo fatto interventi di soccorso a beneficio della popolazione presente in piazza, niente di rilevante, ma è stato quello che facciamo tutti i giorni». Giuliana Gualteroni, Cri: «Eravamo qua con tutte le nostre componenti civili, militari, volontari. Una collaborazione, con Areu, che è sempre positiva». Conclusioni del prefetto Paola Spena: «Ci tenevo ad avere una festa in piazza con tutti i cittadini per il compleanno della Repubblica, istituzioni e cittadini, coesi, uniti dall’obiettivo di fare bene, essere responsabili e consapevoli, di aiutare chi è in difficoltà. Ci tenevo e il tempo ci ha aiutato». Emozioni e tricolore in piazza ce n’è stato in abbondanza.
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