
Cronaca / Sondrio e cintura
Domenica 03 Ottobre 2021
Rapina alla sala scommesse
Sono due giovanissimi
Residenti nel Tiranese, hanno 19 e 20 anni - Ieri mattina sono stati portati in carcere
Presi, dopo meno di un mese, e con tutte le prove necessarie per sperare in una piena condanna.
Il blitz è scattato all’alba di ieri mattina, tra Tirano e Villa di Tirano, e in manette sono finiti due quasi insospettabili, giovanissimi, 19 e 20 anni. Sono loro i rapinatori che l’11 settembre scorso, con il volto coperto da un passamontagna e armati di una pistola finta, ma in tutto e per tutto somigliante a una vera, e un taser, hanno fatto irruzione nell’agenzia di scommesse Eurobet in via Mazzini a Sondrio e, dopo aver minacciato il titolare, sono usciti con 2mila euro in contanti, per poi darsi alla macchia.
In carcere
Gli investigatori della Squadra mobile della Questura di Sondrio sono riusciti a stringere il cerchio attorno a due giovani residenti nel Tiranese, uno di 19 anni residente a Villa di Tirano, e u, 20enne marocchino residente a Tirano, ieri mattina portati in carcere a Sondrio su ordinanza del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sondrio, Antonio De Rosa, su richiesta del pubblico ministero titolare dell’indagine, Marialina Contaldo.
I due giovani, del tutto irriconoscibili e armati, hanno rapinato un centro scommesse in pieno giorno e poco distante dal centro di Sondrio. Il proprietario, nonostante il comprensibile stato di choc, dopo pochi istanti aveva dato ai due rapinatori tutti i soldi a disposizione. A quel punto, una volta arraffato il denaro, erano usciti dall’esercizio per fuggire a piedi, riuscendo a far perdere le proprie tracce. Non appena era riuscito a riprendersi dallo stato di paura e tensione, il titolare aveva chiamato il Numero unico di emergenza 112 e lanciato l’allarme.
Tre pattuglie
Sul posto in pochi minuti erano intervenute tre pattuglie della Squadra Volante della Questura di Sondrio, che avevano raccolto le testimonianze del proprietario e iniziato a perlustrare la zona in cerca di tracce.
I due, è stato poi appurato, avevano un’auto a disposizione nelle vicinanze. E grazie ai filmati delle videocamere di sorveglianza cittadine è stato possibile individuare la targa e il proprietario. Nell’ultimo mese, quindi, gli investigatori hanno stretto il cerchio: sono minuziosamente risaliti ai presunti rapinatori e hanno raccolto abbastanza indizi, e di estrema rilevanza, per richiedere un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti dei due giovani.
La perquisizione
Ieri mattina la perquisizione nelle loro abitazioni, con il ritrovamento della pistola finta (ma come detto replica perfetta di una vera, sia per quanto riguarda l’aspetto che in peso) e di un taser (si tratta di un dissuasore elettronico), di circa mille euro e di un borsone contenente i capi di abbigliamento che indossavano al momento della rapina. Uno, come si vede nelle foto a fianco, portava pantaloncini corti e rossi, maglietta a maniche corte indossata su una a maniche lunghe, l’altro aveva dei pantaloni neri lunghi con una felpa chiara.

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