Rapina ad Albosaggia, parla lo studente vittima dell’aggressione

«Sono stato accerchiato da tre nordafricani che mi hanno minacciato con un coltello dalla lama lunga almeno 15 centimetri per rapinarmi del giubbotto griffato e dei soldi che avevo in tasca.Non mi sono ancora ripreso»

Albosaggia

“Non mi sono ancora ripreso del tutto da quanto è successo nella notte di domenica, quando poco dopo essere uscito dalla discoteca Porto05 sono stato accerchiato da tre nordafricani che mi hanno minacciato con un coltello dalla lama lunga almeno 15 centimetri per rapinarmi del giubbotto griffato che indossavo e dei soldi che avevo in tasca, ossia 150 euro per la precisione. Mi apprestavo a fare ritorno a casa a piedi, completamente da solo, nessuna ragazza era con me e, pertanto, l’unica vittima di quanto è accaduto sono io...”.

Ancora scosso per l’aggressione subita a scopo di rapina ad Albosaggia parla, per la prima volta, lo studente 17enne di Sondrio che poi, la mattina di domenica, si è recato con il padre - professionista molto conosciuto in città - a presentare formale denuncia negli uffici di via Sauro, sede della questura da dove confermano: “Nessuna ragazza è stata minacciata di subire violenza sessuale, se non avesse consegnato pure lei i soldi, in quanto il rapinato è unicamente il querelante”.

“Purtroppo - afferma il diciassettenne - non è la prima volta che in zona accadono gravi episodi, ricordo quello che nei mesi scorsi ha coinvolto due amici della Valmalenco, brutalmente picchiati e poi rapinati. Ora avrò molta paura non tanto nell’entrare di nuovo in discoteca, dove ci sono addetti ai controlli, quanto piuttosto per il tragitto di rientro a casa, in quanto abito in centro a Sondrio. E dal ponte sull’Adda, in località Porto, devo poi percorrere via Vanoni e attraversare i giardinetti antistanti il Centro commerciale, dove spesso stazionano persone dalle facce tutt’altro che raccomandabili. Sino ad oggi non ci facevo tanto caso, ora alla luce di quello che mi è successo avrò invece più paura a rientrare dopo una serata trascorsa al locale pubblico di Albosaggia”.

Intanto proseguono a ritmi serrati le indagini dei detective della Terza sezione “Reati contro il patrimonio” della Squadra Mobile, guidata dal giovane dirigente Francesco Castaldo, per cercare di rintracciare i responsabili del nuovo “colpo” che sta suscitando allarme sociale nella popolazione. E torna a prendere posizione il presidente del Circolo di Sondrio di Fratelli d’Italia.

“La violenta rapina ai danni di un sondriese in località Porto di Albosaggia ad opera di alcuni nordafricani, come appreso da fonte giornalistica, rilancia l’allarme sicurezza in città e provincia - afferma in una nota il presidente Mauro Verga - già sollevato in passato da Fratelli d’Italia di Sondrio. Ormai non si tratta più di percezione di insicurezza, ma di un vero e proprio aumento della criminalità, per questo Fratelli d’Italia esprime preoccupazione per l’aumento di episodi legati a rapine, risse, truffe e furti che quotidianamente avvengono nel capoluogo e in provincia ai danni di onesti cittadini”.

E Verga, ex investigatore di punta della Mobile ora in pensione, aggiunge: “Per siffatto motivo crediamo che si debba convocare al più presto il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, al fine di studiare con i rappresentanti delle Forze dell’ordine, ai quali va sempre il nostro plauso, metodi di contrasto a questa criminalità diffusa che ha colpito anche Valtellina e Valchiavenna, prima che la situazione sfugga al controllo dell’Autorità e Sondrio diventi, come altre realtà più o meno grandi, ostaggio di criminali pericolosi”.

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