
Cronaca / Sondrio e cintura
Venerdì 11 Aprile 2025
Raid vandalico alla scuola Ligari, indagini a una svolta: isolato il dna degli autori
Sondrio
Non è ancora possibile dire con certezza se gli autori siano già stati individuati, ma le indagini sul raid vandalico alla scuola media Ligari di Sondrio dello scorso mese di settembre sono sicuramente ad una svolta. Si è appreso, infatti, in queste ore, grazie al report fornito in occasione del 173esimo anniversario della fondazione della Polizia di Stato, che gli uomini della polizia scientifica della Questura di Sondrio sono riusciti ad isolare dei profili di dna presenti su alcuni degli oggetti utilizzati dai vandali durante i danneggiamenti, in particolare sugli estintori, il cui contenuto è stato riversato nelle aule e nei corridoi dell’istituto scolastico.
Un vero e proprio disastro quello provocato dai vandali, entrati inazione nella notte tra giovedì 26 e venerdì 27 settembre: lavagne interattive multimediali distrutte, estintori svuotati, aule e corridoi allagati con le manichette, e l’acqua che ha rovinato anche i computer. Sono stati spesi, per risolvere la situazione e rendere di nuovo agibile l’edificio, circa 170mila euro.
«L’attività svolta dalla polizia scientifica si è sviluppata su tutto l’edificio composto da quattro piani fuori terra ed uno interrato - si legge nel report relativo all’attività della Polizia di Stato nel 2024 -. Le tecniche utilizzate dal personale specializzato hanno consentito di analizzare compiutamente gli oggetti presumibilmente manipolati dagli autori del danneggiamento, fra cui gli estintori, ed è stato possibile compiere delle campionature dna che hanno avuto un riscontro positivo».
I campioni di materiale genetico, che apparterrebbero ai vandali, gli ultimi a mettere le mani sugli estintori, sono stati inseriti nella Banca dati nazionale del dna italiana, un archivio elettronico centralizzato di profili genetici che contiene i profili genetici “ignoti”, ottenuti dalle analisi del dna depositato sulle scene del crimine, e i profili genetici “noti”, ottenuti dalle analisi di campioni biologici prelevati da persone fisiche; i profili genetici “ignoti” e “noti”, sono tra loro confrontati al fine di individuare eventuali corrispondenze. E non si sa al momento se sia stato ottenuto un riscontro e sia stato quindi possibile associare uno o più nomi al dna repertato dopo il raid vandalico. Ma quello che è certo è che, se ci fossero dei sospettati, sarebbe possibile comparare i profili biologici ed eventualmente collocarli con certezza sulla scena.
Oltre ai danni materiali, davvero ingenti, l’atto vandalico aveva provocato anche una serie di disagi e problemi, soprattutto agli alunni della scuola media dopo appena un paio di settimane dall’inizio delle lezioni. Dopo una settimana di didattica a distanza, infatti, i 300 ragazzi sono stati ospitati per quasi due mesi in altri istituti cittadini, al Pio XII, liceo Piazzi-Perpenti, istituto professionale Besta e tecnico De Simoni. Il 21 novembre gli studenti sono tornati nella loro scuola.
«Abbiamo restituito la scuola agli alunni e siamo tutti sollevati, sebbene rimangano lo sgomento, lo sconcerto e anche la rabbia per quanto è avvenuto - ha detto in quell’occasione il sindaco di Sondrio, Marco Scaramellini».
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