Cronaca / Sondrio e cintura
Lunedì 20 Marzo 2023
«Qui momenti di unione e fratellanza
La morte dei ragazzi ha messo un seme»
Tesimonianza Fausto Flauto, titolare della pizzeria alla Piastra, padre di un 15enne. «Gli amici di religioni e origini diverse hanno pregato spontaneamente insieme»
Il cuore gonfio di dolore, ma al pari di tanta speranza, Fausto Flauto, dal 1995 gerente la storica pizzeria Capri di via Maffei a Sondrio, ed erede di papà Cosimo, il primo ristoratore ad aver portato la pizza in città, nel 1962. Il suo è un locale “cult” della Piastra, l’unico ristorante-pizzeria del quartiere. Lì la pizza è una garanzia ed è interclassista e lì spesso si recavano Manuel e Meriton e i loro amici, a prendere pizze da asporto.
La terribile giornata
«Mio figlio, che ha 15 anni, era amicissimo di Manuel - dice Flauto - e spesso alla domenica scendeva in compagnia con loro alle giostre a Berbenno. Tant’è che quando domenica scorsa è cominciata a circolare la voce di quanto successo, sono trasalito. Ho chiamato mio figlio al telefono, ma neanche a dirlo non rispondeva. Allora, spaventato, ho chiamato la mia compagna per scoprire che per fortuna si trovava con lei. Pensavo fosse alle giostre invece era andato a fare compere con la mamma. Uno spavento terribile, ma subito dopo mi si è spezzato il cuore nel sapere che i due ragazzi, Manuel e Meriton, non ce l’avevano fatta».
C’è una cosa però, che Fausto Flauto, tiene particolarmente a sottolineare, ed è il fiore della solidarietà e della fratellanza fra ragazzi di provenienze diverse, sbocciato in seguito a questa tragedia.
Incoraggiante
«I ragazzi hanno pagato caro l’errore fatto e su questo non c’è più niente che si possa dire e men che meno fare - dice - mentre la cosa bella è vedere la sintonia che si è creata fra i ragazzi di diverse provenienze. Perché qui, alla pista di pattinaggio lunedì, c’era tutto il mondo. Adolescenti di tutte le etnie, compresi gli italiani, i sondriesi della Piastra e non, insieme per ricordare i loro amici. Per metabolizzare il dolore, non solo scrivendo i nomi di Gabriel Manuel e di Meriton sul murales che ho visto sui social qualcuno pure critica, e mi sembra una critica davvero fuori luogo in questo momento, perché è solo un modo per sfogare un grande dolore, ma anche pregando. Sì, i ragazzi hanno pregato insieme in ricordo dei loro amici in modo autogestito, pur appartenendo a diverse religioni. E a me, che sono papà di uno di loro, questa sembra una cosa bellissima. Una sorta di rinascita, di uno spirito nuovo, di una nuova modalità di vivere la città, più inclusiva, più multietnica. Il tutto fatto con grande naturalezza, senza fronzoli. Mi piace pensare che se da queste due terribili morti nasce questo seme e si sviluppa e cresce, allora vuol dire che Manuel e Meriton hanno lasciato il segno».
La solidarietà
Quello di Fausto Flauto è un modo lucido e sereno di metabolizzare un dolore che sente dentro di sè, perché è impossibile appartenere a questo quartiere senza sentirsi direttamente coinvolti in quanto accaduto. Ed è impossibile appartenere a tutta la città, e non solo, senza riandare ad una tragedia che ha scosso tutti.
Non a caso, le iniziative di solidarietà e la vicinanza espressa alle famiglie dei defunti è trasversale, e non appartiene solo alla pur nutrita ed affiatata comunità kosovara o sudamericana, ma a tutti i sondriesi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA