Cronaca / Sondrio e cintura
Martedì 18 Dicembre 2018
Qualità della vita , la provincia arretra: fuori dalla “top ten”
L’anno scorso era sul podio, ora solo 14a. Nell’indagine de “Il Sole 24 Ore” perse 11 posizioni. Il vero tonfo si registra nell’area “Servizi e ambiente”.
L’anno scorso era sul podio, nel 2018 finisce addirittura fuori dalla top ten. Per la provincia di Sondrio arriva uno scivolone nella classifica sulla qualità della vita stilata dal quotidiano economico “Il Sole 24 Ore”, che ha pubblicato ieri gli esiti dell’indagine 2018: dal terzo gradino del podio Sondrio ruzzola alla posizione 14, undici in meno rispetto allo scorso anno.
In cima alla classifica delle province in cui si vive meglio balza Milano, che guadagna sette posizioni dallo scorso anno e si piazza davanti a Bolzano (seconda) e Aosta (terza), ma a sorpassare Sondrio, fra i vicini lombardi, c’è anche Lecco, che guadagna 21 posizioni e arriva al posto numero 12.
Le realtà che mostrano i punteggi più bassi sono invece Taranto, Foggia e Vibo Valentia. Come ogni anno, l’analisi del quotidiano economico ha preso in esame 42 parametri, suddivisi in sei gruppi, con l’inserimento di qualche novità come – spiega “Il Sole” - la permanenza media dei turisti, la spesa in viaggi o un indice dedicato all’innovazione sul tema “smart city”.
Valtellina e Valchiavenna si confermano fra le zone migliori per sicurezza e giustizia, mentre la provincia perde terreno in tema di ambiente e servizi, uno dei punti di forza che nella precedente edizione avevano portato al terzo posto nella graduatoria generale. Sondrio scivola in classifica anche nell’ambito “Ricchezza e consumi”, l’area in cui Milano svetta sulle altre realtà italiane: la provincia infatti si piazza decima, in discesa rispetto all’anno passato.
Si perdono punti nel parametro sui depositi bancari pro-capite, visto che l’anno scorso la provincia era sesta e quest’anno non entra fra le migliori dieci, mentre Sondrio resta virtuosa in tema di protesti – quarta realtà con i dati migliori in Italia – e si piazza fra le prime dieci per la spesa per i viaggi, con 826 euro pro capite che valgono il sesto posto in questa nuova graduatoria parziale.
Nell’area “Affari e lavoro” invece Valtellina e Valchiavenna confermano sostanzialmente il piazzamento dell’anno passato, posizione numero 77, senza spiccare particolarmente nei vari parametri (come imprese registrate, tasso di occupazione, investimenti, start up innovative).
Il vero tonfo della provincia si registra nell’area “Servizi e ambiente”: lo scorso anno Sondrio era ai vertici nazionali, quest’anno si deve accontentare del posto numero 50. E qui forse pesa un po’ anche la modifica dei parametri, come l’inserimento dell’indice “IcityRate” che misura i servizi di “smart city” e che vede punteggi molto elevati per Milano, Firenze e Bologna.
Anche nella quarta area dedicata a “Demografia e società” la provincia perde un po’ di terreno, scivolando al posto numero 16, ma entra nella top ten – al quinto posto - per il tasso di fecondità. Note positive, come detto, arrivano invece nell’ambito “Giustizia e sicurezza”, in cui la provincia di Sondrio storicamente ottiene punteggi positivi: quest’anno si piazza al terzo posto, guadagnando posizioni rispetto all’edizione precedente e segnalandosi per i dati incoraggianti in tema di reati e criminalità. Si finisce a metà classifica, invece, nell’area “Cultura e tempo libero”, che prende in esame elementi come il numero di librerie e sale cinematografiche, gli spettacoli, l’“indice di sportività” e la permanenza media dei turisti: la provincia di Sondrio finisce al posto numero 55, in una graduatoria parziale capeggiata da Rimini, Firenze e Roma.
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