Quale futuro per la Valtellina? Questionario online

Gestione sostenibile delle risorse naturali, hub di innovazione, terra di turismo o ancora modello di contaminazione culturale, piuttosto che esempio di coesione sociale. Quale Valtellina vogliono i valtellinesi?

Mira a capire cosa mantenere e valorizzare dal passato, ma al tempo stesso immaginare e progettare un futuro di cui essere fieri coinvolgendo una platea quanto più ampia possibile il questionario lanciato online da Valtellina 10, l’ambizioso progetto fortemente voluto dal presidente della Provincia Davide Menegola che lo sta portando avanti insieme alla Società economica valtellinese e con il braccio operativo di Nativa - Regenerative design company che per questo ha già condotto una serie di interviste.

E poiché l’obiettivo è costruire una visione condivisa per il territorio sapere ciò che il territorio e i suoi abitanti pensano e desiderano è fondamentale. Ecco dunque che dopo la serie di appuntamenti organizzati nei mesi scorsi con i tavoli aperti ai rappresentanti del mondo economico, finanziario, sindacale, politico ed istituzionale della Valle, ma anche dei media, degli ordini professionali e della scuola e gli ultimi incontri più mirati con istituzioni locali e categorie imprenditoriali, l’iniziativa si apre a tutte le persone che vivono sul territorio attraverso un questionario pubblicato sui principali social network.

“La Valtellina che vorresti” è il titolo del form che chiunque voglia essere attore e non solo spettatore del cambiamento può compilare: dieci minuti per immaginare la propria terra nei prossimi 10 anni e oltre. L’idea di fondo dell’iniziativa resta quella espressa fin da subito dal presidente Menegola: dotare il territorio di una visione a medio e lungo termine che sia il più condivisa possibile e che passi attraverso tutti i livelli prevedendo anche verifiche sul campo cammin facendo.

«Da dove vogliamo arrivare che è l’obiettivo - spiega il numero uno della Provincia - discende la declinazione delle azioni strategiche che devono essere altrettanto partecipate». Il questionario si apre con cinque opzioni di altrettanti scenari cui dare un “voto”, un valore d’importanza, da 0 a 5: «Vogliamo essere un territorio che valorizza la propria identità montana, puntando su qualità della vita, sostenibilità ambientale e rinnovamento infrastrutturale, per diventare un hub di innovazione e un punto di riferimento europeo per la transizione ecologica e lo sviluppo di un’economia rigenerativa»; o «una comunità coesa, con una governance semplificata che punti a una gestione autonoma delle risorse idriche destinate allo sviluppo del territorio, e a realizzare infrastrutture stradali e ferroviarie che guidino lo sviluppo agricolo e industriale per favorire il ripopolamento»; piuttosto che «distinguerci per la gestione sostenibile delle risorse naturali, valorizzando le energie rinnovabili, la manifattura e l’agricoltura, promuovendo iniziative imprenditoriali capaci di dare vita a un turismo di qualità, e costruendo nuove competenze e opportunità di occupazione per le giovani generazioni» o ancora «valorizzare le specificità del territorio e promuovere un turismo di qualità tutto l’anno, essere un collegamento strategico tra l’Italia e il Centro Europa grazie a infrastrutture potenziate, sviluppare servizi avanzati che alimentano un’industria capace di guidare la transizione nella direzione della sostenibilità e della rigenerazione» o, infine, «favorire la contaminazione culturale della nostra comunità perché crediamo che il trasferimento di competenze e la valorizzazione della diversità siano fattori determinanti per incentivare i giovani talenti a godere delle bellezze del nostro territorio stabilmente, promuovendo le nostre peculiarità». Identificati come obiettivi governance, comunità, identità, turismo, infrastrutture, innovazione, formazione, integrazione, sanità risorse naturali, agricoltura, circolarità ed energia, la seconda parte del questionario chiede di votare quanto (la scala è sempre da 0 a 5) secondo la propria percezione la Valtellina sia vicina al loro raggiungimento. I dati così raccolti serviranno a costruire uno scenario e proseguire nel percorso verso il futuro.

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